Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, a UnoMattina parla di anzianità e medicinali. “Gli italiani vivono a lungo, le donne più degli uomini. Ma se guardiamo la durata di vita sana, scendiamo molto in classifica, al quindicesimo posto. Perché abbiamo una serie di malattie che sono evitabili, come il diabete 2. Il 50% dei tumori è evitabile eppure muoiono 180mila persone in Italia ogni anno. Abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale che mette la prevenzione al primo posto. Non tutte le malattie sono necessarie, siamo noi che ce le autoinfliggiamo e poi dobbiamo essere curati con farmaci che potremmo evitare” spiega l’esperto.



Secondo studi citati dal medico, “Si prendono ogni giorno tra i dieci e i quindici farmaci, con picchi più alti. Dunque gli anziani devono essere sempre attenti e questo è assolutamente ingiustificato. Non c’è nessuno studio al mondo che dica che quindici farmaci sono meglio di dieci e dieci sono meglio di cinque. Tutta la documentazione che riceve il medico, deriva dall’industria. È normale che il mercato dei farmaci, come qualsiasi altro, vuole crescere. Manca in Italia un’informazione indipendente. Dobbiamo essere critici. Oggi molte persone credono di essere immortali dunque se le cose vanno male, se la prendono con il medico, e questo reagisce prescrivendo medicine per non dire che non abbiano dato farmaci“.



Garattini: “Il rischio delle interazioni tra medicinali”

A UnoMattina, Silvio Garattini lancia anche un appello: “I farmaci vanno usati bene. Quando ne usiamo tanti, non è detto che vada bene perché non sappiamo neanche come interagiscano tra loro. È un mix di sostanze chimiche. Noi conosciamo le interazioni tra due sostanze, già in tre non ne sappiamo. Pensiamo tra quindici medicinali cosa possa succedere, servirebbe l’intelligenza artificiale per capirlo”.

L’esperto non perde poi occasione per ricordare quanto siano fondamentali anche sane abitudini, come una sana alimentazione e l’attività fisica, che nonostante l’età che avanza bisognerebbe sempre continuare a svolgere, seppur in maniera differente. Garattini prosegue: “Sono importanti anche attività fisica e alimentazione che deve essere sana e moderata. Perché si può andare in contro a obesità. Io ho quasi 95 anni e non prendo nessuna medicina. Dobbiamo essere attenti alle dipendenze e alla farmacoresistenza. Ad esempio gli anziani non dovrebbero abusare di benzodiazepine che riducono il tono muscolare e accelerano la perdita di attività cognitiva”.