Durante la puntata odierna de L’Aria Che tira, sono stati ospiti alcuni dei virologi, medici e addetti ai lavori che da due anni a questa parte sono in prima fila nella lotta al virus, leggasi Massimo Galli del Sacco di Milano, quindi Fabrizio Pregliasco del Galeazzi, e Silvio Garattini del Mario Negri. Cominciamo proprio da Garattini, e dalle sue parole su Omicron: “I dati del Sud Africa sono in un contesto completamente differente rispetto all’Europa, vanno presi con interesse ma sono per il Sud Africa. Non dobbiamo fare gli indovini, aspettiamo: fino a che ci sono pochi casi è logico che non ci sono gravi malattie e mortalità, man mano che aumentano è chiaro che potremo avere casi gravi ma aspettiamo”. Così invece Pregliasco, che è stato anche protagonista di un mezzo battibecco con il giornalista de La Verità, Francesco Borgonovo: “Il green pass non risolve la situazione è vero – dice il medico della task force anti covid della Lombardia, parlando con il gioranlista – le persone sono ora a rischio, ma non capisco cosa voglia Borgonovo, l’alternativa è non fare nulla? Lui continua sistematicamente a smontare quello che si fa”.
La replica di Francesco Borgonono: “Bastava che ascoltasse con un minimo di attenzione senza gridare e interrompere le puntualizzazioni su un sistema che ha dei problemi. Lo strumento del green pass anche solo per la Omicron deve essere superato”. Pregliasco: “Ma perchè deve essere superato?”. Ancora sulla Omicron: “Il primo morto in Gb? Era qualcosa che ci si poteva attendere, fino ad oggi i casi erano pochi. Io credo che il messaggio ad oggi è quello di dire fatevi la terza dose, perchè si ha una maggiore protezione”.
GARATTINI, PREGLIASCO E GALLI A L’ARIA CHE TIRA: DA OMICRON AI NO VAX
Infine le parole di Massimo Galli, che si è soffermato in particolare sui No Vax: “La posizione no vax di un laureato in medicina è inaccettabile, è andare contro le basi del proprio lavoro. Molti di questi fanno di una serie di medicine pseudoalternative un loro commercio che li mette in una situazione di sfruttamento della dabbenaggine della gente”. E ancora: “La misura è quasi colma per molti dei nostri che lavorano in ospedale”.
Sugli insulti dei no vax ai dipendenti sanitari: “Ormai è una regola, infermieri che si sono trovati insultati, vilipesi dopo un lavoro durissimo, rischiando poi di andare dalla parte del torto, cosa che nessuno di noi vuole. Noi siamo lì per curare e dobbiamo curare chiunque”. Galli ha poi aggiunto sulla quarta ondata: “E’ una cosa veramente dura da sopportare. Ci si vede un’altra volta a livello di guardia con il rischio di dover riconvertire alla covid pezzi d’ospedale che invece devano rimanere al servizio del resto. Chi si becca l’infezione senza fare vaccino hanno anche la responsabilità di dedicare loro un sacco di risorse che dovrebbero essere dedicato ad altre cose”.