Il professor Silvio Garattini è stato intervistato stamane dal programma di Rai Tre, Agorà Extra, e nell’occasione ha parlato ovviamente della pandemia di covid. Le prime parole sono per il sequenziamento, che in Italia non viene utilizzato come si dovrebbe: “Il sequenziamento è molto importante – dice l’autorevole farmacologo italiano – non basta sapere se abbiamo anche noi se la variante (riferendosi ad Omicron ndr), è molto importante sapere dove è e qual è la percentuale, ci sono vari fattori, quindi se non conosciamo tutti i fattori è molto difficile capire quanto questa variante sia contagiosa (sappiamo che è più contagiosa delle altre varianti), ma dobbiamo anche sapere se è più aggressiva in termini di malattia e mortalità e questo purtroppo ancora non lo sappiamo, ma lo sapremo molto presto perchè si sta diffondendo: è certo che noi dobbiamo sequenziare di più”.
Sulla possibilità che le vacanze scolastiche vengano prolungate, Garattini si dice contrario: “La scuola non è in cattive condizioni quindi dobbiamo fare il rapporto fra rischi e benefici. I ragazzi sono stati via da scuola per molto tempo e tutto ciò che si può fare per tenerli a scuola è molto importante per il loro sviluppo. Ho sentito comunque stamane il ministro Bianchi che non intende prolungare le vacanze”.
GARATTINI: “LA SANITA’ NON HA UN SISTEMA DI COORDINAMENTO ADEGUATO”
Sulle criticità nella sanità: “Non abbiamo un sistema di coordinamento adeguato, tutto viene lasciato più o meno alle regioni mentre in questo momento ci sarebbe bisogno di una regia a livello nazionale, le comunicazioni sono molto scarse, non si spiega alla gente ciò che succede, e rischiamo di creare un clima di sfiducia. Questa grande contagiosità rischia di bloccare il paese anche se magari non è così aggressivo come si potrebbe pensare”.
Silvio Garattini ha commentato anche la notizia delle false vaccinazioni a Palermo, definendoli “episodi criminali”, per poi puntare il dito contro il pubblico allo stadio in presenza: “Dobbiamo cercare di diminuire i contagi, bisogna avere il coraggio di prendere disposizioni. Oggi ci saranno centinaia di migliaia di persone negli stadi ad assistere le partite e questa è una fonte incredibile di contagio e non capisco perchè non si possa vietare il pubblico e fare ripartire le partite senza pubblico. Continuiamo a fare tante piccole cose e ci dimentichiamo delle cose importanti, il contagio avviene dove vi sono migliaia di persone insieme. Siamo ancora in tempo perchè le partite iniziano alle 16:30”.