Il professor Silvio Garattini, stimato farmacologo italiano e presidente dell’istituto Mario Negri di Milano, è stato intervistato ieri in collegamento dal programma di Rete 4, Zona Bianca, per parlare ovviamente di covid. Nelle ultime settimane è finita sotto la lente di ingrandimento la variante Centaurus, proveniente dall’India, e a riguardo Garattini ha spiegato: “Dobbiamo avere paura come di tutti i virus, non sappiamo ancora cosa farà e quale sarà il suo tasso di aggressività”. Poi ha aggiunto: “Direi due cose: primo, attenzione con i comportamenti virtuosi, evitiamo assolutamente i contatti, mettiamo la mascherina, laviamoci le mani e poi vacciniamo tutto il mondo, questo è il punto importante che non riusciamo a far capire, dobbiamo vaccinare in tutto il mondo se vogliamo porre fine a questa vicenda”.
Si parla anche di quarta dose, alla luce della recente decisione dell’Aifa, dopo l’ok dell’Ema, di estendere il secondo booster a tutti gli over 60. Il conduttore Giuseppe Brindisi si è quindi rivolto così a Garattini: “Io ho sessant’anni e ho fatto tre dosi, la quarta quando la faccio?”. E Garattini ha replicato: “Dipende molto dai suoi comportamenti, probabilmente lei è a molto rischio perchè è in una situazione in cui si trova a contatto con moltissima gente non lo so, va valutato in qualche modo caso per caso, se lei è esposto vale sicuramente la pena farla”.
GARATTINI E I GRANDI EVENTI: “UN BANCHETTO PER IL COVID”
Infine, sulle numerose manifestazioni, concerti, ed eventi che si stanno tenendo in tutta Italia senza alcuna misura di restrizione, Garattini spiega: “Il virus viene invitato a nozze quando si fanno questo tipo di manifestazioni, diciamo al virus, viene che ti ospitiamo. Almeno si mettessero le mascherine, ce le hanno i sanitari ma non tutti gli altri che partecipano a queste riunioni. Manca la comunicazione – aggiunge Garattini – la possibilità di convincere la gente che siamo in un periodo in cui il virus h un’alta contagiosità e quindi dobbiamo stare attenti, non è che in Italia il virus continuando a circolare non può dare origini a varianti che siano peggio di quelle che ci sono adesso”.