Il Ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia, è stato ospite ieri sera nel salotto tv di “Porta a Porta” per una puntata interamente dedicata a quelle che saranno le prospettive di un comparto strategico per il nostro Paese in vista delle riaperture e della stagione estiva e con la campagna vaccinale che procede abbastanza spedita. E nel talk show condotto da Bruno Vespa (a partire dalle 23.50 su Rai1), ieri sera incentrato sul tema de “L’Italia a caccia di turisti stranieri”, il 53enne esponente politico già vice Ministro dell’Economia e delle Finanze nel Governo Conte I ha parlato delle prospettive del settore turistico, dei fondi stanziati finora e delle proposte per una circolazione libera e sicura all’interno dell’Unione Europea.
Il dibattito in studio ha preso le mosse dai circa 8 miliardi messi sul tavolo per il turismo, col navigato giornalista del servizio pubblico che ha chiesto conto al Ministro su come verranno spese questi fondi: “Sono tante risorse che partono dall’anno scorso, col mezzo miliardo già stanziato dal Governo precedente” ha ammesso Garavaglia ricordando che l’attenzione al mondo del turismo c’era già con l’esecutivo guidato da Conte. “Si va settore per settore, dalle agenzie di viaggi ai tour operator” ha spiegato il diretto interessato, ricordando anche i circa 800 milioni di euro stanziati per la montagna e soprattutto quelli per la decontribuzione. “Vogliamo far tornare a lavorare chi era in cassa integrazione con 800 milioni: è questo il miglior modo di aiutare a ripartire e dare una spinta forte” ha aggiunto Garavaglia.
GARAVAGLIA, “FAR RIPARTIRE IL TURISMO? NO SUSSIDI MA DECONTRIBUZIONE E…”
E sempre a proposito delle riaperture per gli operatori del settore, il Ministro ha portato come esempio classico quello degli alberghi: “Ci sono quelli che aprono al mare senza problemi, ma in una città d’arte magari non ce la fanno a riaprire al 100%: magari chi richiama allora solo metà del personale non paghi i contributi per quella metà. È un incentivo ed è molto utile a ripartire” ha precisato Garavaglia, aggiungendo che la cassa integrazione non potrà essere sempre la risposta, al pari dei sussidi che sono stati comunque necessari durante il periodo più duro della pandemia.
E sul tema degli ‘aiuti’, il discorso non poteva non virare sull’annoso problema di Alitalia. Il nuovo accordo con l’Europa è una prima risposta ma lavoratori e sindacati non sono d’accordo e, come con i precedenti Governi, sono sul piede di guerra. “Il marchio che va a gara? Per assurdo può comprarlo chiunque… ma è difficile che qualcuno lo compri poi per non farsene nulla” ha detto Garavaglia sollecitato da Vespa che poi risponde pure in merito alla golden share. “L’Europa ci ha chiesto discontinuità: il tema vero in economia è quello di prendere una decisione, che Alitalia non andasse benissimo è una cosa che ci trasciniamo da anni e magari è la volta buona che si prende una decisione” ha continuato Garavaglia, collegando poi il tema del difficile rilancio della compagnia di bandiera a quello della mobilità in sicurezza in tutto il Vecchio Continente.
“RILANCIARE ALITALIA TOGLIERA’ IL TAPPO A TUTTO IL SISTEMA ITALIANO”
“Sappiamo che se il mercato ripartirà si torna a volare: far ripartire Alitalia toglierà un tappo a tutto il sistema italiano, e così si dà una prospettiva. La cosa peggiore è mettere dentro altri 3 miliardi di euro e trovarci poi di nuovo punto e a capo…” ha ammesso il Ministro del Turismo, auspicando nelle sue parole che il problema con la compagnia di volo venga risolto una volta per tutte. E sulla mobilità in vista della ‘riattivazione’ dei flussi turisti europei: “Facciamo ordine: adesso che si riapre tutto ci accorgiamo che c’è un po’ di confusione… Da mesi facciamo incontri bilaterali con gli altri ministri, ad esempio ho sentito quello croato, e c’è il tema del green pass operativo da metà giugno per avere regole uniformi in tutta Europa” ha detto Garavaglia. “Se sei vaccinato puoi circolare senza problemi: anche il premier Draghi al G20 sul Turismo a Roma aveva dichiarato che da metà maggio si riapriva tutto, ma servono regole”.
Ad esempio quali regole? “I voli con gli USA non sono più limitati, anche se ci sono effetti paradossali con i vaccinati che devono fare i tamponi” ha fatto notare il Ministro, spiegando che ad esempio per viaggiare in Austria c’è questo tipo di richieste e che assieme al suo omologo al dicastero della Salute, Roberto Speranza, si risolverà il problema. “È un processo in itinere: a metà giugno saremo allineati con regole uguali per tutti” ha chiosato Garavaglia, concedendo poi anche un’ultima battuta sul ddl Semplificazioni di cui circolavano già delle bozze: “Non ci saranno sorprese, stamane (ieri, NdR) abbiamo fatto una cabina di regia e sui subappalti non ci sarà nessun problema: l’Europa non vuole delle soglie, quello che conta è controllare le ditte e avere un albo con tutte quelle serie”.