Dopo la richiesta di Massimo Garavaglia di un risarcimento per gli operatori del turismo danneggiati dalla proroga del green pass, il premier Draghi ha espresso le perplessità sulle cifre stimate. Oggi, ai microfoni di Repubblica, il titolare del Turismo ha replicato: «Le stime di 500 milioni di danni non sembrano accurate al presidente Draghi? Eh, ha ragione, sono ottimistiche».
L’esponente della Lega ha sottolineato che la stagione turistica andrà bene da maggio in poi, ma sarebbe meglio non buttare via le settimane precedenti. Secondo Garavaglia il governo dovrebbe copiare Spagna, Francia e Grecia: «Altrimenti è pacifico che persino gli italiani per i ponti di aprile preferiranno andare all’estero, negli altri Paesi le restrizioni non ci sono più».
L’ANALISI DEL MINISTRO GARAVAGLIA
Nella stima di 500 milioni di risarcimento, va calcolata la prosecuzione della cassa integrazione per il settore del turismo e l’azzeramento della Cig. Ma non solo: Garavaglia ha ricordato la proroga del credito d’imposta per gli hotel in affitto almeno per un mese e l’eliminazione dell’Imu per le altre strutture. «Serve anche una nuova moratoria sui prestiti. E poi ci sarebbero da restituire al ministero del Turismo i 200 milioni di euro che ha anticipato per le misure di sostegno: adesso non abbiamo più un euro in cassa», l’analisi del ministro. A causa della crisi in Ucraina, Garavaglia ha sottolineato la necessità dei Paesi europei di lavorare tutti insieme: «In quest’ultimo periodo non abbiamo avuto ancora cancellazioni ma un raffreddamento generale. A febbraio era già iniziata una crescita bella forte, mentre quello che preoccupa ora è l’incertezza, a cominciare dal 47% degli americani in standby, che non ha deciso cosa fare. Se perdiamo la metà dei turisti americani è un dramma». L’obiettivo, ha rimarcato, è quello di promuoversi insieme come meta sicura, ma in futuro si potrebbe anche pensare ad una linea finanziaria Ue dedicata al turismo.