LA SPINTA DELLA LEGA PER “STOPPARE” IL GREEN PASS

«Da aprile basta con il Green Pass e poi via anche l’obbligo, quando la legge che lo prevede scadrà»: a dirlo è il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, uno dei tre rappresentati della Lega al Governo e impegnato alla “spinta” contro il certificato Covid dopo la fine dello Stato d’Emergenza (previsto per il 31 marzo 2022).



Intervistato da “La Repubblica” Garavaglia sottolinea come occorre prendere coraggio nelle scelte sul fronte pandemia, magari guardando all’esempio della Francia che da aprile ha deciso di togliere praticamente tutte le restrizioni anti-Covid vista la discesa della curva epidemiologica: «Mi auguro che lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non sia rinnovato, visto che i numeri migliorano di settimana in settimana. Di conseguenza tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno», spiega ancora Garavaglia. Giudizio assai simile anche sull’obbligo vaccinale per gli over-50, in vigore da oggi anche per tutti i lavoratori (e con scadenza il 15 giugno): «A metà giugno staremo ancora meglio di aprile. Da qui ad allora dovremo capire se ha ancora senso fare questo vaccino. Si tratta di indicazioni che deve dare il mondo della sanità, tenendo conto di quello che dicono Oms e Aifa. Comunque le coperture sono molto alte e pensare di fare la vaccinazione l’estate prossima ha poco senso, oggettivamente».



GARAVAGLIA: “FAVORIRE IL TURISMO. BASTA TAMPONI PER HOTEL E RISTORANTI”

Da Ministro per il Turismo però Garavaglia guarda con preoccupazione ai prossimi mesi dove l’Italia dovrà invertire i numeri non esaltanti dell’ultimo inverno, recuperando invece lo spirito (e gli introiti) della scorsa estate: ad esempio, una delle proposte avanzate dalla Lega è quella di eliminare il tampone obbligatorio per andare a ristorante o in albergo per gli europei che arrivano in Italia (se vaccinati da più di 6 mesi). «Oltre alla Francia, che toglie tutto, chi è stato in Spagna sa che basta un’autocertificazione e si entra nel Paese, e poi si può stare fuori fino alle 5 per la movida. Dobbiamo adeguarci per non perdere quote di mercato», dichiara il Ministro del Carroccio, in linea con le richieste giunte anche dal segretario Matteo Salvini. L’utilizzo del tampone per gli stranieri in poche parole va profondamente rivisto, se non proprio cancellato: «Non bisogna richiederlo per accedere ai vari servizi. Non è che se arrivano qui, i turisti dormono sotto i ponti. Devono poter andare in albergo o al ristorante senza il test. Altrimenti sceglieranno di fare le vacanze da un’altra parte». La “regola generale” proposta da Garavaglia – e dalla Lega in generale, sembra non disdegnata neanche dal Premier Draghi – dovrebbe prevedere il via a tutte le norme anti-Covid sotto una «una certa soglia di occupazione dei posti letto in rianimazione», tanto per gli italiani quanto per i turisti. Se poi si guarda al futuro prossimo dei mesi turistici per eccellenza in Italia, ecco che per il Ministro serve chiarezza e tempestività nelle regole: «Il settore vive di programmazione. Gli operatori devono conoscere con largo anticipo le condizioni in cui dovranno operare. Per l’estate la prospettiva è buona, ci sono già numeri interessanti, ma per Pasqua dipende dalle scelte che si fanno ora. Abbiamo necessità di dare risposte già questa settimana».

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