Il miglior modo per “ristorare” le aziende e i cittadini in crisi per le chiusure e i lockdown non sono i sostegni, ma far ripartire il lavoro: così il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia (Lega) nell’intervista odierna a Daniele Capezzone su La Verità. Dopo il via libera al Decreto Sostegni, il vero banco di prova a cui sarà atteso il Governo Draghi è come riuscire in poco tempo a far ripartire i settori fondamentali di turismo ed edilizia, cruciali per poter anche assorbire in parte la prevedibile ondata di licenziamenti che potrebbe giungere in estate dopo la fine del blocco (il 30 giugno 2021, ndr).



1,7 miliardi “ottenuti” da Garavaglia nell’ultimo Decreto Sostegni, un buon punto di inizio per il Ministro leghista: «La vera medicina è ricominciare a lavorare. Vogliamo riaprire ma per non richiudere più. Mi spiego: entro fine mese dobbiamo dare una data certa di riapertura alle fiere, per consentir loro di riorganizzarsi. Un solo esempio: la fiera del mobile è a inizio settembre, e muove da sola 10 miliardi. Servono certezze». Senza le riaperture infatti il turismo non riparte per nulla e su questo continua il pressing della Lega di Garavaglia per ipotizzare al più presto il modo di riaprire in sicurezza pensando alla ripresa e non più ai lockdown: «essendo il settore che riparte prima, insieme alle costruzioni, potrà anche assorbire eventuali esuberi da altri ambiti. Ecco perché occorre essere pronti per partire in sicurezza prima possibile».



COME FAR RIPARTIRE IL TURISMO

Il Ministro della Lega rilancia sui sostegni non solo economici ma anche strategici agli albergatori e poi rilancia sulla necessità di sbloccare gli sfratti precedenti al periodo Covid-19 «perché non c’entrano con questa crisi, serve un punto di equilibrio». Tornando sul turismo, occorre una seria accelerazione della campagna vaccinale anche per essere “attrattivi” quest’estate per il ritorno dei turisti: «Occorre dire che quest’anno, per forza di cose, il turismo sarà soprattutto Italia su Italia, e quindi la priorità è soprattutto allungare la stagione. Parallelamente occorre prepararci per “venderci” sempre meglio, anche pensando da subito al Giubileo 2025 e alle Olimpiadi 2026», spiega ancora Garavaglia a “La Verità”.



Le ipotesi sul tavolo sono tante, non da escludere una “tax free” su prodotti, servizi e alberghi: «occorre semplificare e organizzare bene. Sto pensando al biglietto integrato. Lei pensi a un americano che arriva, e già spende molto con il volo. Che senso ha che poi debba spendere separatamente per bus, taxi, treni, eccetera? Si può mettere molto insieme, anche con condizioni vantaggiose sul piano della fiscalità». Da ultimo, il titolare del Turismo ipotizza un ripensamento della struttura del portale Italia.it dove poterlo far diventare un aggregatore sul turismo tanto a livello pubblico quanto privato, «L’anno venturo, pensando che al mondo ci sono 800 milioni di millennial che teoricamente desiderano venire in Italia, è evidente che dovremo ospitare pensando a un’offerta variegata che comprenda tutti, alberghi e strutture extra alberghiere».