GARIWO / Domenica a Milano riapre il Giardino dei Giusti

La Redazione -

Il Giardino dei Giusti di Milano

Domenica 6 ottobre, dalle 10.30 alle 20.30, sarà inaugurato il nuovo Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano nel Parco del Monte Stella, dopo i lavori di riqualificazione.
Sarà una giornata ricca di attività: concerti, reading, dibattiti, laboratori per i bambini e visite guidate per presentare uno spazio per attività educative e culturali aperto alla città.
Tra gli ospiti, la Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, che alle 10.30 porterà la sua testimonianza e parteciperà al taglio del nastro inaugurale insieme alle autorità cittadine, il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé,  Gabriele Nissim (Presidente Gariwo), Giorgio Mortara (Vicepresidente UCEI) e Marco Rasconi (Commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo).
Hanno confermato la loro presenza S.E.R. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, e l’ex Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Con loro anche il Rabbino Capo di Milano Rav Alfonso Arbib e, in rappresentanza del COREIS, il Vice presidente Yusuf Abd al-Hakim Carrara e il Responsabile per il dialogo interreligioso Abd al-Ghafur Masotti.
Ara Khatchadourian, maratoneta noto per aver portato un messaggio di dialogo e tolleranza fra i popoli in Europa e in Medio Oriente, pianterà una bandiera della pace all’interno del Giardino.
Subito dopo la cerimonia, i giornalisti potranno partecipare alla visita guidata insieme ai rappresentanti delle istituzioni per ascoltare dalla voce degli attori le storie di chi ha salvato vite e difeso la dignità umana in tutti i tempi.
“Il Giardino dei Giusti di Milano, capofila degli oltre cento Giardini nati in Italia, in Europa e in Medio Oriente non è un memoriale, ma un luogo che lega il passato al presente e invita a riflettere sulla storia per affrontare le sfide del nostro tempo” ha detto Gabriele Nissim. “Il nostro intento è fare del Giardino dei Giusti un luogo di incontro tra le religioni e tra le diverse comunità etniche e sociali: una sorta di tempio civico al servizio della città”.



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