Garlasco, omicidio Chiara Poggi verso una svolta? L’ipotesi non è peregrina alla luce dei recenti e clamorosi colpi di scena nel caso della 26enne uccisa il 13 agosto 2007. 18 anni dopo il delitto, quando il fidanzato della vittima, Alberto Stasi, sta per finire di scontare la sua condanna definitiva a 16 anni, gli investigatori si focalizzano su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi già indagato e archiviato nel 2017. Oggi 37enne, poche ore fa è stato sottoposto a prelievo coatto del Dna per la comparazione con il materiale isolato sulle unghie della giovane.
La Procura di Pavia che porta avanti questo nuovo filone d’indagine, potenzialmente capace di riscrivere la storia di uno dei casi più discussi della cronaca nera italiana, avrebbe ripreso ad approfondire il profilo di Sempio nel 2023 e, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe in mano elementi piuttosto robusti per sostenere l’accusa di concorso in omicidio (nell’avviso di garanzia notificato a Sempio, contestato nella formula “o con ignoti o con lo stesso Stasi” essendo quest’ultimo già destinatario di una sentenza passata in giudicato e quindi, per la giustizia, colpevole).
In questa nuova fase investigativa tenuta sottotraccia per mesi, i pm si sono affidati ad un gruppo di genetisti di rilievo tra cui il professor Carlo Previderè, che fu consulente della Procura nel caso Yara Gambirasio. C’è anche la sua firma, riporta Il Corriere della Sera, nella nuova consulenza sul Dna che ha portato la Procura a puntare i riflettori, ancora una volta, su Sempio.
Garlasco, omicidio Chiara Poggi: per il genetista Carlo Previderè il Dna sulle unghie appartiene all’indagato
Secondo i consulenti della Procura, diversamente da quanto sostenuto all’epoca dei processi a carico di Alberto Stasi e della prima indagine su Andrea Sempio, le tracce genetiche sulle unghie di Chiara Poggi sarebbero perfettamente leggibili e utili a definire una attribuzione.
Sarebbe inoltre certa la non appartenenza del materiale ad Alberto Stasi. A sostenerlo, secondo quanto ricostruisce Il Corriere, è la nuova consulenza in mano ai pm che hanno aperto il nuovo fascicolo sull’amico del fratello della vittima, attuale indagato per omicidio in concorso con ignoti (o con lo stesso Stasi) che porterebbe anche la firma del superconsulente del caso Gambirasio Carlo Previderè. Per il noto genetista forense, il Dna maschile repertato è utilizzabile per una comparazione e l’aplotipo relativo ad Andrea Sempio risulta commpatibile “con quelli ottenuti dai margini ungueali della vittima“.
Garlasco, scontro tra i legali di Andrea Sempio e Alberto Stasi
I risultati dell’esame “ufficiale” sul Dna di Andrea Sempio – dopo il prelievo coatto del 13 marzo scorso – arriveranno entro un mese. Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe di una formalità in quanto la Procura di Pavia avrebbe già in mano la conferma – attraverso la nuova consulenza – dell’appartenenza della traccia isolata sulle unghie di Chiara Poggi all’attuale indagato.
A margine del colpo di scena relativo alla recente (seconda) iscrizione di Sempio nel registro degli indagati, si consuma uno scontro a distanza tra la difesa dello stesso e lo studio legale Giarda che in passato ha assistito Alberto Stasi. Il difensore di Sempio, Massimo Lovati, davanti alle telecamere ha definito “una macchinazione” le indagini del pool difensivo del fidanzato di Chiara Poggi condotte nel 2017 (che con un prelievo fatto di nascosto portarono a recuperare il Dna di Sempio da un cucchiaino, ndr). Un’accusa che ha scatenato la reazione dello studio legale in questione con l’annuncio di una querela nei confronti dell’avvocato di Andrea Sempio per le “dichiarazioni del tutto gratuite e gravemente lesive“.