Gary Kemp, ex chitarrista e tastierista degli Spandau Ballet, pubblicherà il 16 luglio il suo primo disco da solista, che si intitolerà appunto “InSolo“. La chiave di questo progetto è la sua esperienza con i Saucerful of Secrets, il supergruppo di cui fa parte dal 2018 come cantante e chitarrista e con cui ripropone dal vivo i primi album dei Pink Floyd. Al suo fianco ci sono lo storico batterista della band, Nick Mason, e Guy Pratt, anche lui ex collaboratore.



In vista dell’uscita del suo album, Gary Kemp è stato intervistato da Rockol proprio per parlarne e, tra le cose che ha rivelato, c’è la sicurezza che gli ha dato il lavoro con Nick Mason: “Ho la possibilità di essere più espressivo con la mia voce e la mia chitarra fuori dal mondo degli Spandau Ballet, per cui era abbastanza evidente che non avrei più scritto”. E a proposito degli Spandau, la domanda su un loro futuro, dopo la reunion del 2009 durata dieci anni, sorge spontanea: “Non credo si farà qualcosa. Penso che il tempo sia troppo prezioso per pensarci ancora. Sono geloso delle mie canzoni, le voglio tenere per me. Tutte le volte che ci siamo ritrovati è stato troppo faticoso e poco piacevole: non credo che nessuno di noi ci voglia passare di nuovo”.



Gary Kemp: “Sono ancora lo stesso”

“InSolo” di Gary Kemp è ricco di riferimenti e allusioni al passato. A Rockol ha parlato della title track, che racconta una storia, ma sembra anche parlare indirettamente della decisione di andare per la propria strada dopo più di vent’anni con gli Spandau. Di questa canzone ha detto che ha segnato la svolta e che musicalmente è stata forse la più complessa, insieme a I Remember You, che parla di come ci si relaziona con la versione giovane di sé: “La gente mi conosce soprattutto per quello che ero anni fa, nella band. Ho provato a trasformare questa idea nella storia di un ragazzo che è anche un’ode alla passione per la musica. E’ un modo per dire che sono ancora lo stesso, anche se sono cambiato”.



Aver iniziato a suonare nei Nick Mason’s Saucerful of Secrets ha segnato per Gary Kemp davvero un nuovo inizio, tanto che lui stesso si dice più libero di esprimersi e svela che solo recentemente si è lasciato andare. Questa esperienza, racconta, gli ha dato la credibilità di passare dal ruolo di chitarrista a quello di front-man: “Ma credo anche che ci sia una sorta di sessismo nella musica old school. Nel senso che se una band piace principalmente alle donne, allora non sei bravo, mentre se piace agli uomini la puoi prendere sul serio”.