Gas e nucleare

sono fonti energetiche utili alla transizione ecologica dell’Ue e possono avere, a determinate condizioni, l’etichetta Ue per gli investimenti verdi: questo ha deciso la Commissione Europea aggiornando la Tassonomia Ue dopo settimane di discussioni e contrasti tra i vari Paesi. Ribadito che la Tassonomia è quella classificazione comune a livello UE delle attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale, il nuovo aggiornamento del pacchetto “Clima” votato e inserito oggi a Bruxelles cambia e molto l’orizzonte degli interventi ambientali in piena crisi mondiale su gas e caro energia.



«Perché l’UE possa raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 servono ingenti investimenti privati. La tassonomia dell’UE è intesa a guidare gli investimenti privati verso le attività necessarie a tal fine», spiegano dalla Commissione a guida Von der Leyen; l’atto di oggi riguarda perciò determinate attività del settore del gas e del nucleare alla luce degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Il provvedimento è stato varato con modifiche marginali rispetto alla bozza del 31 dicembre scorso e ora dovrà essere esaminato da Consiglio e Parlamento: le principali modifiche riguardano la rimozione dei target intermedi, «per la conversioni delle centrali a gas naturale verso i gas decarbonizzati, e la parte sulla trasparenza per gli investitori, in modo che siano informati se i prodotti finanziari siano in qualche modo legati a gas e nucleare».



CONTE E IL M5S CONTRO IL GOVERNO SULLA TASSONOMIA UE

«Gli Stati membri restano pienamente responsabili delle proprie strategie energetiche», ha spiegato commissario Mairead McGuinness, parlando dell’atto delegato della Commissione sulla tassonomia. «La tassonomia non rende obbligatori investimenti in alcuni settori ne’ proibisce certi investimenti», spiega ancora il commissario Ue che avverte anche in merito al tema delle scorie nucleare la posizione della Commissione, «vi è una clausola di revisione, perché questo è un documento vivente: ogni tre anni dovremo esaminare i criteri quando parliamo della migliore tecnologia disponibile che è probabile che si evolva nel tempo quando si tratta di rifiuti». Mentre l’Italia con il Governo Draghi e il Ministro Cingolani si dicono a favore dell’attuale modifica sulla Tassonomia, è dal Movimento 5 Stelle che giungono le critiche più feroci e che si allineano a quanto già fatto sapere oggi dalla Germania con il cancelliere Scholz, «Ci sono quattro mesi di tempo. Valuteremo la posizione della Commissione e poi, dopo un confronto nella coalizione, decideremo come comportarci. La posizione del governo tedesco, che è contrario a classificare l’energia nucleare eco-sostenibile, non è cambiata». Per il Presidente Giuseppe Conte il contrasto sarà fattivo nelle sedi europee: «La Commissione Ue inserisce nucleare e gas tra le fonti sostenibili su cui investire: un passo indietro, che ignora le critiche degli esperti. Il M5S contrasterà questa soluzione in tutte le sedi. Il futuro è nel segno di rinnovabili, risparmio energetico e tutela dell’ambiente». Critiche in generale arrivano dal mondo della sinistra, in particolare il segretario nazionale di SI Nicola Fratoianni, «E alla fine per la Commissione Ue (a maggioranza) nucleare e gas possono avere il bollino verde. Non mi stupisco. Abbiamo visto in questi anni il comportamento ossequioso della commissione verso le multinazionali del farmaco, la supremazia degli interessi economici sul rispetto dei diritti, i diritti sociali degli europei usati come slogan ma poi nessun provvedimento serio e concreto».