L’energia migliore è quella che si risparmia. Questo il principio cardine dei venti punti per combattere gli sprechi di energia e risparmiare fino a 180 euro all’anno per nucleo familiare. Fanno parte dello studio di Enea sui risparmi potenziali di gas conseguibili con azioni mirate nel settore residenziale. 



Le abitazioni rappresentano il 30% dei consumi nazionali di gas e il 12% del totale delle emissioni. Con piccoli sacrifici, ovviamente non vincolanti ma all’insegna del senso di responsabilità collettiva, si arriverebbe a un risparmio tra 1,5-2 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Già solo riducendo di un grado la temperatura delle case (da 20 a 19) e tagliando di un’ora al giorno l’accensione dei riscaldamenti. 



Questa sobrietà nei comportamenti permetterebbe di tagliare il 6-7% delle importazioni di gas dalla Russia. Un contributo significativo in un periodo di diversificazione degli approvvigionamenti. Alle suddette misure comportamentali si aggiungono altre azioni “a costo zero” come la massimizzazione dell’utilizzo delle pompe di calore già installate, la riduzione dell’uso del gas per acqua calda e fornelli, e un uso razionale degli elettrodomestici. Da soli, mediamente, assorbono il 58% dei consumi elettrici di un’abitazione. Banalmente, aiuta anche riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta-multipresa con interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati. 



La sicurezza energetica del sistema Italia per la stagione autunno-inverno passa attraverso la precondizione di stoccaggi del gas al 90% (siamo al 64% dell’obiettivo di 11miliardi di metri cubi). La contrazione del fabbisogno del gas è l’asse fondamentale per la decarbonizzazione, obiettivo che in assoluto surclassa la derussificazione degli approvvigionamenti, altrimenti diventa una rincorsa senza fine dell’offerta di una domanda che cresce continuamente. Per l’uso efficiente del riscaldamento e il risparmio dell’elettricità si raccomanda di migliorare la coibentazione, isolare tetto e soffitto, utilizzare serramenti a doppi vetri, schermare le finestre durante la notte, effettuare regolari manutenzioni dell’impianto, non tenere acceso il riscaldamento 24H, preferire elettrodomestici di classe energetica superiore e lampadine a risparmio energetico, non schermare i termosifoni e neppure usarli per stendere la biancheria, sbrinare regolarmente il frigo, ridurre l’uso di acqua calda (le controverse docce di 2 minuti sollecitate dal ministro dell’Economia tedesco, il verde Robert Habeck). 

Ulteriori accortezze sono dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura, utilizzare valvole termostatiche per regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore per gestire in autonomia il riscaldamento, sostituire l’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione.

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