Cresce sempre di più a livello internazionale la preoccupazione per il consumo del cosiddetto gas esilarante, che in termini chimici è il protossido di azoto. Si tratta di una sostanza nota dal 1772, quando venne scoperto e divenne in breve una droga durante feste, spettacoli e fiere, mentre dal 1844 si scoprì il suo potenziale analgesico. Oggi, invece, è ancora utilizzato da dentisti e ginecologi, per i parti, ma si può trovare anche all’interno delle bombolette spray sotto forma di cartuccia.



Conoscere quante persone effettivamente nel mondo oggi utilizzino il gas esilarante è impossibile, anche perché se ne parla ancora poco e non è riconosciuto da nessuna parte come un droga. Tuttavia, due sondaggi condotti a distanza di un anno l’uno dall’altro possono dare una buona immagine della situazione. Nel 2021, infatti, su 32mila persone solamente 1 su 5 dichiarò di aver provato il protossido d’azoto, mentre nel 2022 in un sondaggio sui giovani tra i 15 e i 18 anni emerse che 1 su 6 aveva usato il gas esilarante almeno una volta, mentre 1 su 16 ne faceva uso abituale. Similmente, in Francia nella sola estate del 2022 sono state sequestrate 15 tonnellate di bombolette monouso di protossido, così come durante i due giorni del Carnevale di Notting Hill del 2023 (nel Regno Unito) ne sono state buttate 13 tonnellate di cartucce esauste.



I rischi del gas esilarante: “Protossido di azoto danneggia i nervi”

Insomma, appare evidente che il consumo di gas esilarante sia in abbondante crescita, peraltro tra i giovani che sono, spesso, incoscienti dei rischi collegati al protossido di azoto. Si tende, infatti, a considerare questo gas una non droga, dato che il suo effetto dura per pochi minuti, è facile da reperire ed economico e manca, in generale, un sistema di informazione e regolamento sui possibili danni collaterali.

Secondo gli esperti, infatti, gli effetti collaterali del gas esilarante, associati ovviamente al protossido d’azoto, vanno da un leggero o generalizzato senso di vertigini, stordimento, disorientamento, mal di testa e formicolio del corpo. Si rilevano spesso anche nausea, vertigini e perdita dell’equilibrio, mentre in alcuni casi i soggetti, a causa dell’inalazione, potrebbero incappare in un congelamento della botta e della gola, con conseguenti lacerazioni ai polmoni. L’uso di intensivo e prolungato del gas esilarante, invece, potrebbe portare anche a danni al midollo spinale, ai nervi e al cervello. Infatti, il protossido di azoto blocca i processi metabolici in cui è coinvolta la vitamina B12, fondamentale per la protezione delle cellule nervose (che vengono “avvolte”).