Nuove preoccupazioni sul fronte del gas per il Vecchio Continente, complici le ultime dichiarazioni rilasciate in queste ore tanto dal colosso russo Gazprom, quanto dal presidente del Paese sovietico, Vladimir Putin. L’agenzia di stampa Tass, in particolare, ha raccolto le frasi di Aleksej Borisovič Miller, amministratore delegato di Gazprom, il quale, senza fare ricorso a mezze misure, ha asserito: “Non ci sono garanzie che l’Europa sopravviva a questo inverno con le attuali riserve negli impianti di stoccaggio sotterranei di gas”.
Un concetto esplicitato nel corso del Forum sull’energia andato in scena nella capitale russa, Mosca, e a corredo del quale Miller ha anche tenuto a precisare che le forniture di gas via Nord Stream 2 “possono iniziare immediatamente se riceveremo le autorizzazioni”, ma lo scenario più catastrofico, attualmente, non può essere escluso. Quale sarebbe? “Intere città europee potrebbero congelare durante il picco di freddo invernale. La Germania, ad esempio, ha riserve solo per due mesi”.
GAS, VLADIMIR PUTIN MINACCIA: “NON FORNIREMO ENERGIA AGLI STATI CHE IMPORRANNO UN PRICE CAP”
Proprio durante il Forum sopra menzionato ha preso la parola anche Vladimir Putin, i cui pensieri sono stati anche in questo caso diffusi dall’agenzia di stampa russa Tass. Il numero uno del Cremlino ha espresso un ragionamento privo di qualsiasi filtro e che suona realmente come una minaccia: “Dirò una cosa – ha esordito –. La Russia non agirà contro il buon senso, pagando di tasca propria per il benessere degli altri. Non forniremo certamente energia a quegli Stati che impongono un tetto ai prezzi”.
E, poco dopo, ha rincarato ulteriormente la dose, perlomeno a livello verbale, quasi a voler rimarcare il peso delle sue affermazioni: “Verso coloro che preferiscono i trucchi sporchi e i ricatti spudorati, e sono decenni che viviamo in un paradigma di questo tipo, in ambito politico, non agiremo a nostro discapito”.