La “rivoluzione” degli Elkann a Repubblica manda in “pensione” un altro protagonista fulgido della lunghissima stagione alla ribalta prima del giornale ex famiglia De Benedetti: Gad Lerner ha annunciato sui social di aver lasciato la redazione de “La Repubblica” in aperto scontro con la nuova dirigenza che ha soppiantato alla guida del Gruppo GEDI la storica guida De Benedetti-Scalfari. Dalle BR a Tangentopoli, passando per l’anti-Berlusconismo e oggi l’anti-Salvinismo, Gad Lerner ha rappresentato una delle firma di punta delle inchieste a Rep ma non ha digerito l’ultimo cambio di proprietà e così abbandona la “ciurma” e dice addio per sempre. Dal licenziamento di Verdelli alla ricalibratura interna, dalla vicinanza con La Stampa fino alle ultime vicende sui prestiti richiesti da Fca allo Stato italiano: ecco i motivi per cui Gad Lerner, con un annuncio-choc, se ne va dal quotidiano di Largo Fochetti a Roma.
«Mi ero imposto di aspettare, di non fare scelte affrettate, benché suonasse forte e chiaro il messaggio contenuto nel licenziamento senza preavviso di Carlo Verdelli. A parte quel gesto, la nuova proprietà ha ritenuto di esporre solo per vaghi accenni il progetto industriale e giornalistico intrapreso», scrive l’esperto giornalista, non prima di affondare il “colpo” «nel frattempo, in poche settimane, Repubblica è già cambiata. Non la riconosco più. Per questo, pur ringraziando il nuovo direttore che mi aveva chiesto di proseguire la collaborazione, preferisco interromperla qui. Saluto con affetto e riconoscenza tutti i colleghi, a cominciare dal fondatore Eugenio Scalfari».
GAD LERNER, NUOVA “BOMBA” CONTRO LA NUOVA REPUBBLICA
Un’autentica “bomba” contro la nuova Repubblica degli Elkann che già con il siluramento di Verdelli e l’arrivo di Maurizio Molinari alla guida del quotidiano aveva suscitato non poche polemiche tra i “vecchi storici” di Rep: da Eugenio Scalfari a Ezio Mauro fino appunto a Gad Lerner, su tutti l’Ingegnere Carlo De Benedetti nel lanciare il suo prossimo quotidiano “Domani” aveva sondato l’interesse per diventare nuovo direttore abbandonando Repubblica. Alla fine la scelta è caduta su Stefano Feltri, non senza qualche “rumors” di editorialisti che avrebbero potuto abbandonare la nuova Repubblica in aperta polemica contro la dirigenza degli Agnelli: e così oggi il “primo” potrebbe essere uscito allo scoperto proprio oggi, con l’annuncio improvviso nel mondo del giornalismo italiano.
Repubblica punta dritto verso una nuova ricollocazione più “aggiornata” sui tempi di oggi, non senza però qualche polemica dagli stessi affezionati ex lettori che sotto il posto di Gad Lerner scrivono «Sono lettore di Repubblica dalla sua prima uscita e oggi anch’io non la riconosco più. Apprezzo moltissimo la tua scelta da giornalista vero quale sei, e visto che qualche certezza bisogna pur averla, continuerò a seguirti oltre Repubblica che abbandonerò». Del resto, anche vedendo cosa scriveva sui social solo qualche giorno fa all’esplosione del “caso” Fca (sulla richiesta di prestito allo Stato italiano), un’idea che il matrimonio non potesse continuare la si era avuta: «Mi sa che in altri tempi sarebbe stata questa la notizia del giorno da raccontare, sia pure trattata con la dovuta cautela, sui grandi giornali: il sostegno pubblico deve andare a tutte le imprese, comprese le multinazionali con sede all’estero? Cambi di proprietà…». La “battaglia” è lunga, a vincerla sarà Gad Lerner e i possibili altri che lo seguiranno via da Rep o il nuovo binomio Molinari-Elkann? Ai posteri – anzi, alle edicole – l’ardua sentenza..
Ho deciso di lasciare @repubblica e qui spiego il perché https://t.co/hsT9KNToKT
— Gad Lerner (@gadlernertweet) May 17, 2020