Riflettori accesi sul gas e sull’incredibile aumento del prezzo. Dalla Russia arrivano importanti aggiornamenti, un vero e proprio aut-aut. Come reso noto da Dmitri Peskov, i problemi con le forniture all’Europa attraverso il Nord Stream “continueranno fino alla revoca delle sanzioni che impediscono la manutenzione dei macchinari del gasdotto”.



Un vero e proprio ricatto da parte della Russia e di Vladimir Putin, pronto a colpire Bruxelles con l’arma del gas. Come evidenziato da Interfax, il portavoce del Cremlino ha spiegato che sono proprio le sanzioni nei confronti di Mosca a impedire la manutenzione delle unità del gasdotto. Le forniture, dunque, riprenderanno solo se i provvedimenti ostili al Paese saranno rimossi o quantomeno attenuati.



Gas, Russia: “Forniture riprenderanno solo con revoca sanzioni”

Secondo quanto affermato dal braccio destro di Putin, sono le sanzioni comminate nei confronti della Russia a impedire la manutenzione delle unità, il loro spostamento “senza adeguate garanzie legali”. Peskov ha ribadito che sono le sanzioni imposte dall’Occidente “che hanno portato la situazione a quello che stiamo vedendo ora”.

Ieri, come riportato da Interfax, Peskov aveva affermato che è l’Unione Europea a dover riparare il gasdotto Nord Stream 1 per consentire la ripresa delle spedizioni di gas naturale verso la Germania. “Se gli europei prendono questa decisione totalmente assurda e si rifiutano di fare manutenzione ai loro sistemi, o meglio ai sistemi appartenenti a Gazprom, non è colpa di Gazprom, ma dei politici che decidono le sanzioni”, le sue parole riportate dai colleghi dell’Ansa. Il portavoce del Cremlino ha aggiunto: “Questi cosiddetti politici stanno causando la morte dei propri cittadini quando vedono le bollette dell’elettricità. Quando farà più freddo, la situazione sarà ancora peggiore”.