Novità sul capitolo gas: la Russia ha deciso di tagliare le forniture all’Italia ed è immediatamente passata dalle parole ai fatti. Come si legge  sulla Piattaforma di informazioni privilegiate (pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici, Eni ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia. Eni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”.



Peraltro, un portavoce di Eni, interpellato dall’agenzia di stampa AGI ha confermato che Gazprom ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di mercoledì, pari a circa il 15%. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate. Stiamo costantemente monitorando la situazione”. Frasi a cui hanno fatto eco quelle del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il quale ha assicurato che “l’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori e  al momento non si riscontrano criticità”.



GAS, RUSSIA TAGLIA FORNITURE ALL’ITALIA: NESSUNA SPIEGAZIONE

Allo stato attuale sembra non sia stata fornita alcuna spiegazione per il taglio della fornitura di gas all’Italia da parte della Russia e di Gazprom, che proprio poche ore fa aveva comunicato una riduzione del 40% delle forniture di gas naturale attraverso il gasdotto Nordstream.

Intanto, scrive l’AGI, “l’operatore ucraino del sistema di trasporto del gas Gtsou ha accettato la richiesta di Gazprom di veicolare oggi 41,9 milioni di metri cubi di gas attraverso il Paese, con un volume invariato rispetto a martedì. La capacità di trasporto è stata richiesta solo attraverso uno dei due punti di ingresso nel sistema di trasporto del gas dell’Ucraina, la stazione di misurazione di Sudzha. Una richiesta non è stata accettata attraverso la stazione di misurazione Sokhranivka”. Gazprom fornisce gas russo per il transito attraverso il territorio dell’Ucraina al volume confermato dalla parte ucraina mediante la stazione di misurazione di Sudzha a 41,9 milioni di metri cubi il 15 giugno”, ha affermato il portavoce di Gazprom Sergei Kupriyanov.