Vediamo di riepilogare alcuni fatti precisi in merito all’attacco posto in essere al gasdotto Nord Stream 2.
In primo luogo vi è stata una fuoriuscita di 500 milioni di metri cubi di gas per un valore complessivo di ben 800 milioni di euro. Secondo le stime che ha fatto la multinazionale russa Gazprom, alla quale appartiene il gasdotto, ci vorranno almeno sei mesi per riparare il danno. Il danno arrecato al gNord Stream 2 è un danno che colpirà soprattutto la Russia.
In secondo luogo l’area che è stata oggetto del sabotaggio è certamente un’area controllata non solo dalla Nato ma anche dalla marina russa. In modo particolare sia gli Stati Uniti che la Gran Bretagna hanno un controllo ampio e capillare di quest’area.
In terzo luogo dobbiamo domandarci chi possa aver avuto interesse a danneggiare questa importante – diremmo vitale – infrastruttura energetica. Lo scopo originario di questa infrastruttura era quella di rifornire la Germania in prima battuta e poi in seconda battuta l’Europa del gas russo senza passare attraverso le infrastrutture ucraine-polacche. A tale proposito non dobbiamo dimenticare – come abbiamo più volte osservato su queste pagine – l’opposizione ferma e decisa da parte non solo degli Stati Uniti, ma anche dell’Ucraina e della Polonia. Basterebbero a tale proposito pensare alle dichiarazioni del presidente americano Biden e del sottosegretario agli Esteri Victoria Nuland. “Se la Russia invade, non ci sarà più un Nord Stream 2. Metteremo fine a questo” aveva detto il 7 febbraio scorso Joe Biden. Alle sue dichiarazioni si aggiungono ora quelle del sottosegretario di Stato Anthony Blinken, che ha parlato, dopo l’attentato ai tubi del Nord Stream 2, di “straordinaria opportunità” per l’Europa.
In quarto luogo a trarre vantaggio da questo atto di sabotaggio è allo stato attuale il Baltic Pipe: la Polonia grazie alla guerra tra Russia e Ucraina sta svolgendo un ruolo sempre più importante per gli Stati Uniti cioè sta sostituendo la Germania e sta diventando una vera e propria enclave americana (soprattutto dal punto di vista militare).
In quinto luogo questo atto di sabotaggio non fa che rafforzare la posizione americana, polacca e ucraina e indebolire sempre di più l’Europa nel suo complesso con conseguenze che saranno su medio-lungo termine certamente drammatiche. Concretamente questo atto di sabotaggio non fa altro che allontanare sempre di più l’alleanza tra Germania, Unione Europea e Russia; obiettivo che gli Stati Uniti auspicano e perseguono da tempo.
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