GASPERINI LASCIA L’ATALANTA: PRONTO SEOANE

Anche Gian Piero Gasperini cambierà squadra in estate: l’allenatore piemontese ha sostanzialmente annunciato che lascerà l’Atalanta, dunque domenica 4 giugno sarà l’occasione per salutare quello che è stato il suo pubblico per sette, esaltanti stagioni. In attesa di ufficialità (il Gasp ha comunque lasciato aperta una porta sulla conferma), è inevitabile celebrare un allenatore che ha cambiato la storia recente del club, e non solo: Gasperini ha portato l’Atalanta a giocare due finali di Coppa Italia, a tre qualificazioni in Champions League – con anche una ai preliminari – e due in Europa League.



Lascerà con la Dea ancora in Europa, avendo segnato un’epoca: al suo posto, almeno queste sono le indiscrezioni, sarebbe pronto Gerardo Seoane. Il tecnico svizzero, con passaporto spagnolo, ha vinto tre campionati consecutivi con lo Young Boys (più una coppa nazionale), nel 2022 ha portato il Bayer Leverkusen al terzo posto in Bundesliga ma all’inizio di questa stagione è stato esonerato a favore di Xabi Alonso. Seoane è un profilo che piace anche per il modo brillante in cui fa giocare le sue squadre: potrebbe realmente essere lui il nuovo allenatore dell’Atalanta, ma intanto bisogna anche sbrogliare la matassa circa il futuro dello stesso Gasperini.



GLI SCENARI PER GASPERINI

Già: dove andrà ad allenare Gasperini? Il piemontese sicuramente piace anche all’estero, perché il calcio che ha proposto nei sette anni all’Atalanta è stato parecchio “europeo” come confermato anche dai buoni risultati nelle coppe (ricordiamo che tre anni fa è stato a un secondo dalla semifinale di Champions League), ma è plausibile pensare che lui preferisca continuare nella nostra Serie A. Sono due in particolare le società che potrebbero puntare sul Gasp: la Juventus, e si tratterebbe di un ritorno perché per nove anni Gasperini ha allenato le giovanili, facendo benissimo con la Primavera, e la Roma che probabilmente darà l’addio a José Mourinho.



I bianconeri individuano forse in Gasperini, al netto di Igor Tudor che rimane in cima alla lista dei desideri, il profilo dell’allenatore più “acquistabile” per curriculum, situazione generale e attaccamento all’ambiente; i giallorossi potrebbero invece puntare sulla continuità tattica, certamente Roma e Atalanta giocano in maniera quasi opposta ma le due squadre adottano lo stesso modulo di partenza. Tra le altre squadre di Serie A, quasi nessun’altra dovrebbe cambiare allenatore: ci sarebbe il Napoli perché l’addio di Luciano Spalletti è già certo, ma Aurelio De Laurentiis punta tutte le sue fiches su Luis Enrique o comunque ha in mente profili diversi.