Sembrano due personaggi da commedia delle beffe, caricature da fanta romanzo criminale a far da spalla a Franco Nero nel celebre film: “La polizia arresta, la magistratura assolve”. Lui, Mirko Mazzali non fa il giudice, ma è comunque nel ramo: professione avvocato, ma di una categoria particolare. Quella con tocco, toga e cravatta antagonista: divisa necessaria per tirare fuori dai guai no global piuttosto turbolenti. A Milano, il dottor Mirko è conosciuto cone “l’avvocato dei centri sociali”: le sue arringhe più toste le ha fatte al G8 di Genova e in difesa dei teppisti che nel marzo del 2006 fa misero a ferro e fuoco corso Buenos Aires. La sua specialità: tirare fuori violenti con il pallino del passamontagna, okkupatori di case popolari, immigrati sulle torri e ragazzotti che girano sempre col casco e fazzoletto sulla bocca anche se non vanno mai in moto.
Un tipo così è stato per qualche giorno presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Milano: roba da non crederci, perché l’avvocato Mazzali di sicurezza è certamente esperto, ma solo dalla parte dei casseurs, di quelli che la mettono a rischio. Solo la giunta arancione di Pisapia poteva arrivare a tale sprezzo del ridicolo: l’avvocato degli antagonisti a garantire la sicurezza nei quartieri di Milano. Mirko non ha perso tempo, la prima dichiarazione del presidente è stata: a casa tutti i militari che in questi anni hanno aiutato le forze dell’ordine a pattugliare vie e strade a rischio. Solo dopo una settimana, l’avvocato no global ha capito che non era aria e, su pressioni di amici e compagni, ha lasciato sdegnosamente il posto. S’è dimesso, ma non prima di aver scaricato sulla sinistra giunta velenose accuse.
È una delle tante stravaganze che in questi due primi mesi di governo ha regalato ai milanesi la coalizione di Pisapia. Non sarà l’ultima perché ai compagni della primavera milanese non mancano certo fantasia e immaginazione.
Ancora più grottesca della nomina di Mazzali è stata infatti quella del suo vice, sponsorizzata dal Pd: Gabriele Ghezzi, poliziotto ed ex sindacalista del Sap. L’altra comparsa della fiction di Pisapia: il gendarme e il suo doppio, dottor Jekill e Mister Hyde, l’ossimoro in livrea arancione. L’ antagonista Mirko e il poliziotto Gabriele: ieri a scazzottarsi in piazza, oggi tutti insieme appassionatamente, in nome di Pisapia e della cadrega. “Se qualche mese fa mi avessero detto che Giuliano sarebbe diventato sindaco e io consigliere comunale”, aveva detto Mazzali dopo il risultato elettorale, “avrei chiamato la neurodeliri, se esiste ancora”. Già, i manicomi oggi non sono più quelli di una volta.