Vaccinare i minorenni? È importante, non solo per raggiungere quella che -secondo molti ma non tutti gli esperti in materia- è la fondamentale immunità di gregge nella nostra popolazione ma anche per evitare delle infezioni da Covid nei più piccoli certamente rare ma dalle conseguenze imprevedibili. A sostenerlo nelle ultime ore è Guido Castelli Gattinara, pediatra e infettivologo che dirige il Centro Vaccinazioni dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Intervistato dal “Corriere della Sera”, il i 68enne professore di Malattie Infettive presso l’Università capitolina di Tor Vergata ha fatto il punto sul prossimo arrivo dei vaccini per i bambini e ha anche cercato di tranquillizzare le famiglie italiane.



Parlando del tema delle immunizzazioni della popolazione infantile, Gattinara spiega al quotidiano milanese che “da parte dei genitori notiamo un atteggiamento positivo” ammettendo con soddisfazione che ultimamente la vaccinazione dei loro figli minorenni viene vista “più come opportunità che non un pericolo”: prova ne è il fatto che sempre più mamme e papà telefonano per informarsi sulle date e le modalità di avvio della campagna di vaccinazione per i più piccoli, e gli stessi pediatri sono tra i primi a incoraggiare le famiglie a tenere presenti i vantaggi derivanti dal vaccinare i bambini a fronte di rischi che infatti lo stesso l’infettivologo definisce “nettamente trascurabili”.



GATTINARA, “ECCO PERCHE’ E’ IMPORTANTE VACCINARE I MINORENNI. E I GENITORI ADESSO…”

“Perché è importante vaccinare coloro che sono in questa fascia d’età? Anche se l’incidenza di infezioni da Sars-CoV-2 in queste categorie è molto bassa ma, anche se rare, le conseguenze della malattia possono essere molto gravi” spiega Gattinara al “Corriere”, aggiungendo che non v’è nessuna ragione di mettere al rischio la salute dei nostri figli, specie se si ha a disposizione uno strumento tanto efficace quanto sicuro come il vaccino. Non solo: “La vaccinazione protegge il bambino-adolescente ma anche la famiglia intera, specie se ci sono persone fragili, e la comunità adulta” prosegue Gattinara premettendo tuttavia che a favore degli adolescenti deve esserci ance una campagna informativa adeguata in modo che il vaccino non sia visto come una mera imposizione.



“Dovrebbe essere una decisione presa di comune accordo: il loro eventuale dissenso andrebbe tenuto in considerazione e superato con il dialogo” prosegue il pediatra che precisa come la strada del confronto e dello scendere a patti sia quella giusta con gli adolescenti. Gattinara da tempo infatti spiega non solo come la vaccinazione delle fasce di età più basse aiuti ad evitare quelle rare ma comunque non impossibili conseguenze negative dall’infezione da Covid-19 ma sostiene pure che senza aver immunizzato i più giovani sarà difficile raggiungere l’immunità di gregge: “Bambini e ragazzi nel nostro Paese rappresentano circa il 22% della popolazione: diversamente dovremmo vaccinare tutti gli adulti, ma questo sarebbe impossibile” aveva detto tempo fa in un’altra intervista.