Rompe il silenzio Gennaro Gattuso, e a poche settimane dal clamoroso divorzio con la Fiorentina, dopo la firma sul contratto, il tecnico calabrese spiega: “Sul tema non posso parlare (le insinuazioni circa le presunte spinte di Ringhio ad acquistare giocatori di Mendes ndr), ma posso ricordare la mia storia: alleno da 8 anni e non ho mai fatto acquistare un assistito di Mendes, ne lui me lo ha mai imposto, neanche una volta. Andrè Silva al Milan e Ghoulam al Napoli c’erano già”. E ancora: “Mendes è un amico: ha grandissima esperienza e mi dà consigli per la mia carriera. Io rispetto sempre i ruoli: il mercato non spetta a me, ma ai dirigenti, io sono un allenatore ambizioso e voglio giocatori forti e funzionali alla squadra. Indipendentemente da chi sia il loro agente”.



Nelle scorse settimane si è parlato di un possibile sbarco al Tottenham, ma alla fine non se ne fece più nulla, e oltre Manica sono iniziate a circolare delle assurde accuse di razzismo: “Razzista? Faccio fatica a credere che sia stato questo il motivo (riferendosi al rifiuto dei tifosi del Tottenham ndr), al limite può essere rimasta nella loro mente l’immagine della mia lite del 2011 con Jordan, allora viceallenatore del Tottenham. Di sicuro io non sono ne razzista ne sessista ne omofobo: sono state travisate vecchie dichiarazioni mie. Perchè non chiedete ai miei ex compagni e ai giocatori che ho allenato del mio rapporto con loro? Io mi sono preso del terrone in tutti gli stadi, come razzista non sarei molto credibile. Quanto al resto non perdo tempo con le sciocchezze, piuttosto la mia vicenda insegna una cosa, che l’odio da tastiera è pericolosissimo e molto sottovalutato. Io sono un personaggio pubblico e ho la forza per reagire alle calunnie, ma non tutti riescono a sopportarle, c’è chi per debolezza magari si butta dalla finestra, è un problema serissimo: cosa si aspetta a intervenire?”.



GATTUSO E I SOCIAL: “PERCHE’ LA GENTE DEVE POSTARE FOTO?”

Gattuso non è un personaggio pubblico molto ‘social’: “Non ho preclusioni verso i social ma non concepisco l’esibizionismo: se sto in vacanza in barca con la mia famiglia o al ristorante, perchè dovrei postare le foto? Soprattutto ai giovani dico, usate meno la tastiera, vivete la vostra vita, non quella degli altri”. E nonostante non posti nulla, la sua vita resta bellissima: “Con le grandi gioie e i grandi dolori di ognuno di noi, io so di essere un privilegiato, faccio il mestiere che amo con tutta la passione. E questo è un momento storico importante per il calcio italiano, sta tornando in alto, la nazionale lo rappresenta al meglio. Vincerà l’Europeo? E’ la squadra che gioca meglio, divertente e moderna. Idee come quelle di Mancini in Nazionale non si erano mai viste, era impensabile Jorginho insieme a Verratti e Locatelli”.



Una vita bellissima sempre guidata dal mantra della verità: “Perchè mi son dimesso dal Milan, non ho rinnovato col Napoli e ho rinunciato a tante offerte? Perchè non ho la smania di una panchina a tutti i costi, ne devo essere convinto. Non mi pento assolutamente di niente: posso permettermi il lusso della verità”.