Non sarà Gennaro Gattuso il nuovo allenatore del Tottenham. Quando tutto sembrava pronto alla firma, la trattativa tra il tecnico calabrese e gli Spurs è saltata. Doppia beffa in poche ore, quindi, per l’ex allenatore del Napoli che, dopo aver lasciato la Fiorentina, pareva diretto verso Londra a grandi passi, ma l’accordo non è stato trovato. Il motivo? Gattuso non sarebbe stato affatto gradito alla tifoseria del New White Hart Lane, che sin dalla giornata di ieri ha manifestato il suo dissenso verso l’eventuale ingaggio del tecnico. Alla base di tutto, la rissa scatenata con Joe Jordan, allora vice allenatore del Tottenham, nel 2011, in occasione dell’andata degli ottavi di finale di Champions League. L’ex giocatore del Milan attaccò verbalmente e fisicamente, in mondovisione, il secondo di Redknapp e fu squalificato poi per cinque giornate. Una macchia troppo grande per chi crede fermamente nel fair play. Anche alcune successive frasi e comportamenti di Gattuso non sono piaciuti alla tifoseria Spurs che movimentando i social con l’hashtag #NoToGattuso ha fatto sì che non si concludesse la trattativa per il suo ingaggio.



Ma Gattuso viene accusato anche di essere sessista per la sua posizione arretrata sul ruolo della donna negli anni 2000. I tifosi del Tottenham hanno recuperato le dichiarazioni del 2013, quando a Radio Radio gli fu chiesto un parere su Barbara Berlusconi all’interno del Milan: “Io le donne nel calcio non le vedo molto bene, mi dispiace ma è così”. A Porta a Porta nel 2008 chiuse ai matrimoni gay: “Le nozze tra gay non mi trovano d’accordo. Mi scandalizzo perché credo nella famiglia fin da bambino: per me, il matrimonio è tra un uomo e una donna. Anche se siamo nel 2008 e ognuno può fare quello che vuole, questa roba mi sembra molto strana”. Da qui l’accusa di omofobia. Infine, quella di essere razzista, perché dopo la vicenda di Pro Patria-Milan che vide nel 2013 protagonista Boateng disse: “A Busto non sono razzisti. Quello che è successo è tutta colpa di un gruppetto di imbecilli”. Di sicuro Gattuso non ha niente a che vedere con le accuse di razzismo, ma la società inglese è molto sensibile su questi temi, quindi queste frasi hanno fatto rumore.



Tottenham: salta Gattuso, rebus panchina

La panchina degli Spurs è l’ultima rimasta liberi tra i grandi club europei. L’arrivo di Fabio Paratici alla direzione della parte sportiva sembrava potesse portare a una decisione rapida per la figura dell’allenatore, invece non è stato così. Caduta subito l’ipotesi Antonio Conte, troppe esose le sue richieste, è sfumato anche l’ingaggio di Paulo Fonseca, per questione legate al Decreto Crescita e ai benefit che il portoghese avrebbe perso qualora avesse deciso di abbandonare l’Italia prima della scadenza dei due anni di contratto con la Roma.



Sembra poi che a dover scegliere il nuovo tecnico non sia più solo Paratici, ma anche il potente procuratore Jorge Mendes. Da qui il nome di Gattuso e da qui la possibile virata su Nuno Espirito Santo, ex allenatore del Wolverhampton, nota colonia portoghese e club molto vicino alla Gestifute, la società del super manager. Accostato alla panchina dell’Everton, Espirito Santo parrebbe esser stato superato nelle ultime ore da Rafael Benitez, che prenderebbe il posto lasciato libero da Carlo Ancelotti.