C’è anche Gaudiano nel cast dell’edizione 2021 del Concerto primo maggio, l’evento musicale organizzato dai tre sindacati confederati italiani (Cgil, Cisl e Uil) trasmesso oggi a partire dalle 16.35 su Rai3. Gaudiano – all’anagrafe Luca Gaudiano – è nato a Foggia nel 1991. Dopo aver partecipato a Sanremo Giovani 2020, il cantautore è stato selezionato tra gli otto partecipanti al Festival di Sanremo 2021 nella categoria Nuove proposte. Il 2 marzo 2021 ha esordito ufficialmente sul palco dell’Ariston con il singolo Polvere da sparo, in cui racconta il dramma del padre scomparso a seguito delle complicanze dovute a un tumore al cervello. Superata la concorrenza iniziale di ben 961 brani arrivati alla commissione di Sanremo Giovani, Gaudiano si è aggiudicato la vittoria del Festival nella sezione Nuove proposte.
Gaudiano: “Aspettative alte su di me”
“Per me è tutto un sogno, faccio ancora fatica a far combaciare la mia immagine con quella che vedo in televisione, sulle riviste e nei post che leggo sui social”. Queste le prime parole di Gaudiano dopo l’annuncio del trionfo sanremese che inaugura a tutti gli effetti la sua carriera e lo consacra ad artista virtuoso della scena musicale italiana. “Ho acquistato credibilità esibizione dopo esibizione e al pubblico è piaciuta la mia proposta artistica”, constata lui stesso in un’intervista rilasciata a marzo a Panorama. “La vittoria a Sanremo – prosegue – è stata la ciliegina sulla torta di un lungo percorso che è partito dal nulla e che è stato lastricato di tanta fatica”. E ancor di più lo sarà in futuro, alla luce delle ultime proposte che gli sono arrivate: “È aumentato tantissimo il lavoro (…), le richieste sono aumentate, si è alzata l’asticella delle aspettative”. Lui, però, rimane con i piedi per terra: “In questi giorni lavoro a testa bassa e cerco di rimanere sul pezzo, sono anche molto contento di come stiamo lavorando alle nuove canzoni”.
Gaudiano racconta la genesi di Polvere da sparo
Quanto alla sua ‘vecchia’ canzone, Polvere da sparo, quella che gli ha permesso di vincere il Festival, Gaudiano racconta: “È stata scritta di getto in treno sopra un tovagliolo di carta, ero partito molto presto da Foggia, dovevo andare a Milano perché avevo deciso di prendere in mano la mia vita, dopo la morte di mio padre”. Nello specifico, è andata più o meno così: “Quando mi sono svegliato, credo verso le 11 di mattina, ho scritto le prime parole che ero ancora assopito. Ho avuto quasi la sensazione di essermi svegliato da un incubo, invece, purtroppo, era la realtà”. Ma quell’incubo, a un certo punto, si è trasformato nel (bel) sogno a cui facevamo riferimento all’inizio. Se si aspettava un riscontro simile? La risposta è no: “Ho sempre creduto tantissimo nella forza della canzone, una storia personale che faceva entrare gli altri nel mio mondo, ma non mi sarei aspettato questo tipo di reazione. Mi hanno scritto delle cose incredibili”.