Niente polizia al Gay Pride di New York, almeno fino al 2025. Gli organizzato dell’evento annuale “New York City Pride” hanno infatti spiegato che gli agenti non potranno marciare in occasione della loro parata (compresi anche quelli omosessuali), ed inoltre, gli stessi non potranno avvicinarsi a non più di un isolato dalla zona dove si terranno le celebrazioni da parte delle persone LGBTQ+. La notizia è stata resa pubblica nella giornata di ieri esortando i membri delle forze dell’ordine a «riconoscere i danni che provocano» e a «correggere la rotta» andando avanti.
Il gruppo, come riferisce il tabloid britannico The Guardian, ha poi aggiunto: «Il senso di sicurezza che le forze dell’ordine dovrebbero fornire può invece essere minaccioso, se non pericoloso, per quelli della nostra comunità, che sono più spesso presi di mira con forza eccessiva e/o senza motivo». In ogni caso, per impedire che si verifichino disordini al Gay Pride di New York, lo staff dell’evento ha deciso di ingaggiare uomini della sicurezza privata e di aumentare la presenza dei soccorritori, di conseguenza la polizia potrà agire «solo quando assolutamente necessario, come richiesto dai funzionari della città».
GAY PRIDE NEW YORK, VIETATA LA POLIZIA: “SCORAGGIANTE E CONTRO L’INCLUSIONE”
Subito dopo la decisione è giunta la replica di Sophia Mason, detective nonché portavoce del NYPD, il Dipartimento di polizia newyorkese, che ha spiegato che il «lavoro del dipartimento per garantire un Pride sicuro e divertente è stato sempre accolto dai suoi partecipanti», per poi aggiungere tutta la sua amarezza: «l’idea che gli agenti siano esclusi è scoraggiante» e va «contro i valori condivisi di inclusione e tolleranza. Detto questo, saremo comunque presenti per garantire la sicurezza e lo svolgimento in ordine dell’evento». L’esclusione della polizia di New York non è stata presa ovviamente bene dal “Gay Officers Action League”, che ha spiegato di essere «avvilito», definendo la decisione del comitato organizzatore un brusco voltafaccia. Voltare le spalle ad alcuni degli attivisti nella nostra comunità – ha aggiunto il gruppo- è vergognoso». La parata si terrà il prossimo giugno dopo essere “saltata” un anno fa per covid.