Bufera per un modulo distribuito dalla Asl5 di La Spezia per vaccinarsi contro il Covid e nel quale sono presenti le 30 categorie previste e nel quale viene chiesto di indicare quella di appartenenza. Alla numero 10 balza all’occhio la voce “Soggetto con comportamento a rischio” e tra parentesi l’indicazione nel dettaglio: “Tossicodipendente, soggetto dedito alla prostituzione, omosessuale”. Un errore clamoroso, una “gaffe” come la chiama l’Ansa, di cui nessuno all’interno dell’Azienda sanitaria si sarebbe accorto facendo però esplodere il caso (ed il caos) sui social. A diffondere il documento, come spiega Corriere della Sera, è stato il consigliere regionale ligure Ferruccio Sansa, ex candidato presidente della Regione per l’alleanza centrosinistra-M5S che scrive: “Abbiamo cercato di chiedere informazioni all’Asl5 dopo 13 telefonate senza risposta, compresi l’ufficio relazioni con il pubblico e il servizio Covid-19, finalmente l’ufficio igiene pubblica e vaccinazioni ci ha risposto”. Ebbene, la replica sarebbe stata a dir poco imbarazzante: “Sì, conosciamo quel foglio, ma l’ha fatto un altro ufficio”.
Ad intervenire sulla questione è stato anche il presidente della Regione Giovanni Toti, che ha anche la delega alla Sanità che ha commentato: “Episodio inaccettabile e discriminatorio”, promettendo indagini e provvedimenti. L’errore è stato ben presto smascherato: la Asl ha copiato e incollato un testo del ministero della Salute. Il testo è infatti contenuto nelle “Specifiche funzionali” dell’Anagrafe nazionale vaccini redatto dal ministero della Salute nell’ottobre scorso.
VACCINO COVID, ASL LA SPEZIA “GAY SOGGETTI A RISCHIO”: ARRIVA IL CHIARIMENTO
In serata, scrive ancora Corriere.it, è arrivata anche la precisazione del Ministero della Salute: “Per il ministero della Salute sono solo i comportamenti a determinare il rischio, non certo l’orientamento sessuale delle persone. Il modulo interno della Asl 5 di La Spezia riporta erroneamente, come chiarito dalla stessa Asl, un vecchio documento usato per le donazioni di sangue. La riproposizione in documenti ministeriali di vecchie e superate formulazioni verrà immediatamente corretta”. Tuttavia l’errore si è trasferito ben presto sul piano politico e nel pomeriggio è intervenuto sempre Toti che parlando del copia-incolla delle guide ministeriali ha aggiunto: “Ovviamente questo moltiplica lo sbaglio, certamente non lo cancella. Anzi. Altrettanto ovviamente consolida il mio giudizio circa la totale incapacità, insipienza, malafede e ottusità di certa opposizione in Regione Liguria, che pur di sparare fango non si premura di accertarsi e approfondire. E dire che di mestiere…”. La Asl nel frattempo, in attesa di capire cosa fosse successo si era preventivamente scusata: “Un chiaro errore, lo riconosciamo, che stiamo anche tentando di spiegarci per cui possiamo solo scusarci”, aveva ammesso il direttore Paolo Cavagnaro. In una nota poi, la direzione della Asl di La Spezia “si scusa con il Coordinamento Liguria Rainbow e con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi”.