Nella giornata di oggi, 29 febbraio, a Gaza l’esercito di Israele ha sparato contro i civili palestinesi in coda per ricevere gli aiuti umanitari. Questo, allo stato attuale, è tutto ciò che risulta essere noto e chiaro sull’accaduto, mentre Hamas e l’Idf starebbero fornendo versioni diametralmente opposte delle ragioni per cui si è arrivati a quello che il presidente USA Joe Biden, in una nota, ha definito “un incidente grave”.
Ignoto anche l’effettivo numero di vittime civili che a Gaza sono finite sotto i proiettili di Israele, con alcune fonti mediche che parlano di 50 vittime, mentre il ministero della Sanità di Hamas ne conta almeno 112, più alti 760 feriti. Secondo la narrazione palestinese, si tratterebbe di un gesto immotivato che mette a rischio “i negoziati condotti dalla leadership del movimento”, riferiscono i vertici di Hamas in una nota. Secondo Abu Mazen, invece, gli spari sui civili palestinesi a Gaza da parte di Israele sono coerenti con “uno spregevole massacro compiuto dall’esercito di occupazione israeliano, di cui ha la piena responsabilità il governo di occupazione”. Ferma condanna anche da parte dell’Egitto, che definisce l’accaduto un “attacco disumano contro i civili inermi chestavano aspettando l’arrivo di camion di aiuti umanitari”.
Israele: “Civili di Gaza hanno assaltato i camion degli aiuti umanitari”
Più timida, invece, la reazione di Joe Biden dopo la diffusione della notizia sugli spari di Israele contro i civili a Gaza, che piangendo “la perdita di innocenti vite umane”, ha sottolineato di star esaminando le versioni “contraddittorie” sulla sparatoria. Di fatto, l’Idf ha fornito una ricostruzione completamente diversa dell’accaduto, che ovviamente punta a far ricadere la colpa sull’avventatezza dei palestinesi.
Gli spari di Israele, infatti, sarebbero stati motivati dal fatto che i civili di Gaza “hanno circondato i camion”, allo scopo di “saccheggiare le forniture“. I morti sotto i proiettili sarebbero, secondo l’esercito israeliano, solo una minima parte, mentre “dozzine di persone sono state calpestate nella calca”, che assediando i camion di aiuti costituiva “una minaccia per le truppe“. L’esercito, inoltre, a supporto della sua versione ha diffuso un video (qua sotto) che mostra l’entità della calca, al fine di rendere coerente il calpestamento. Secondo il ministro della Sicurezza nazionale di Israele e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir, gli spari sui civili di Gaza dimostrano che “il trasferimento di aiuti umanitari non solo è follia mentre i nostri ostaggi sono trattenuti nella Striscia, ma danneggia anche i soldati dell’esercito” ragione per cui “dobbiamo fermare il trasferimento di questi aiuti“.