Gazebo la storia sulla nota hit anni’80 ‘I Like Chopin’: “Comprendemmo che poteva essere un successo”
Paul Mazzolini, nome d’arte Gazebo, è definito come il Re della disco anni’80 proprio grazie alla sua hit I Like Chopin che è diventata una pietra miliare del genere musicale. Il cantante sarà ospite di Oggi è un altro giorno, condotto da Serena Bortone. Proprio lui in un’intervista a Rolling Stone, racconta la storia del brano che lo ha reso famoso in tutto il mondo: “La nostra intenzione era di fare una ballad. All’epoca, dopo qualche disco tirato, si optava per un lento. Noi avevamo fatto una versione con gli archi, ma l’intuizione di Naggiar ci impose di mettere l’elettronica in maniera molto pesante”.
Nonostante le sue titubanze, però, il pezzo diventerà una delle hit più note del momento: “Ero insicuro. Non vedevo in I Like Chopin il follow up di Masterpiece, ci vedevo più Dolce Vita, perché ne riprendeva il tema cinematografico. Ma Naggiar era impazzito per I Like Chopin e, devo dire, che molto del successo del brano lo devo a lui. Infatti, ascoltandolo in studio, ci rendemmo conto che era fluido, aveva un suo flow. È stato emozionante, comprendemmo che poteva essere un successo. Non ci aspettavamo, però, facesse quello che ha fatto“.
Gazebo sulla hit ‘I Like Chopin’: “E’ stata una trappola”
Gazebo, ai microfoni di Rolling Stone, parla del successo di I Like Chopin che per un periodo lo ha “ingabbiato”: “Chiaramente è stata una trappola, per due anni ho girato le tv del mondo con questo pezzo. Tant’è vero che Telephone Mama, l’album che seguì Gazebo, dove c’erano Masterpiece e I Like Chopin, fu completamente diverso, per scelta. E fu un errore dal punto di vista commerciale, lo devo ammettere.”
Dopo il successo commerciale di I Like Chopin, gli album successivi non hanno riscosso il successo sperato: “Pensare che bastasse la qualità delle canzoni, ma non è facile tirare fuori una I Like Chopin ogni anno.”