Da oggi la Russia ha deciso di chiudere i ponti con la controllata Shell Energy Europe. Ma non si tratta dell’unica società distributrice di gas e prodotti energetici depennata dall’elenco della Gazprom: le forniture infatti sono state tolte anche alla società Danese Orsted e all’Olanda.
Gazprom: la Shell aggirava le sanzioni europee
La motivazione sarebbe sempre la stessa, queste società hanno cercato di aggirare la richiesta di Putin del pagamento delle forniture di gas in rubli.
Avevamo già parlato della strategia che Shell aveva adottato per fronteggiare gli acquisti del petrolio dalla Russia, aveva deciso quindi di trasformarle in miscela lettone. Questa compagnia europea acquista infatti il 49,99% del suo petrolio dalla Russia, la restante parte arriva da altri paesi. La trasformazione del petrolio in miscela lettone serve dunque ad aggirare le sanzioni Prima della decisione da parte della commissione europea e del parlamento di Bruxelles di articolare l’embargo del gas al 92% entro gennaio 2023.
Gazprom: la nota
Oggi la Gazprom ha confermato di voler sospendere le forniture di gas alla danese Orsted e a Shell Energy Europe.
Gazprom ha dunque rilasciato una nota in cui ha spiegato di aver voluto sospendere la fornitura di gas alla società Danese a causa del mancato pagamento in rubli. La sospensione è avvenuta il 31 maggio scorso, giorno in cui scadeva il pagamento per le forniture di aprile. Nella nota Inoltre si legge anche che “da Shell Energy Europe non sono arrivati i pagamenti nella modalità prevista dal Cremlino” per lo stesso periodo di forniture.