Gazprom, multinazionale russa leader nella fornitura di gas, ha comunicato un altro taglio, specificando che la quantità di gas consegnata sarà pari al 50 per cento rispetto alla richiesta. Lo ha spiegato Eni, l’azienda che in Italia riceve e poi smista appunto il gas russo, e che a fronte di 63milioni di metri cubi che dovrebbero essere consegnati, ne riceverà circa 31.5, quantità effettive comunque invariate rispetto a ieri.



Come si legge sull’agenzia Ansa, Gazprom aveva fatto sapere ieri che avrebbe consegnato solo il 65 per cento delle forniture, quindi un taglio del 35 per cento, ma nella giornata di oggi ha alzato la posta in gioco, scendendo di un ulteriore 15 per cento. Alla luce di questi tagli, la Francia non riceve più il gas russo, così come annunciato dall’operatore sistema di trasporto del gas francese GRTgaz, che ha appunto comunicato: “l’interruzione del flusso fisico tra Francia e Germania”.



GAZPROM TAGLIA GAS DEL 50%, GRTGAZ: “IN FRANCIA ABBIAMO SCORTE”

Il gigante russo Gazprom, alla luce del conflitto in Ucraina e delle altissime tensioni fra la nazione di Putin e il mondo occidentale, a cominciare dall’Unione Europea, ha deciso di ridurre notevolmente le sue forniture attraverso il gasdotto Nord Stream 1, in particolare alla Germania, e secondo i tecnici tale “blocco” avrebbe causato l’interruzione delle forniture di gas alla Francia, cosa che effettivamente è avvenuta. In ogni caso GRTgaz, l’operatore francese, ha rassicurato sulle scorte francesi, spiegando che attualmente sono piene al 56 per cento, rispetto al 50 per cento abituale di questo periodo, quindi con un surplus di qualche punto percentuale proprio in previsione di un eventuale taglio nelle forniture.



Alla luce di quanto accaduto si è verificato un ulteriore aumento nel prezzo del gas naturale sulla piazza di Amsterdam: a riguardo, specifica l’agenzia Ansa, “I contratti futures sul mese di luglio segnano un rialzo del 7,75% a 134 euro al MWh. Tensioni anche a Londra, dove per singola unità termica (Mbtu) vengono chiesti 254,67 penny, ossia il 9,01% in più rispetto a ieri”.