Gbl, droga dello stupro: il traffico choc in Italia

Alla luce delle recenti indagini è stato possibile fare luce sulla provenienza dall’estero della cosiddetta ‘droga dello stupro’, comunemente nota come Gbl. Cina, Olanda, Francia e Croazia sarebbero le principali rotte. Grazie alla costante collaborazione tra le forze dell’ordine italiane con Eurojust, Europol e Interpol si è giunti ad importanti dati rispetto al traffico di questa sostanza, considerata la nuova frontiera dello sballo. Attraverso il monitoraggio costante degli e-shop ma soprattutto del deep e dark web sono state individuate circa 300 spedizioni verso soggetti dediti all’importazione in tutta Italia, per un volume di affare di quasi 5 milioni di euro.



Tramite l’uso di pagamenti con metodi non tracciabili – soprattutto bitcoin – e adoperando destinatari fittizi, la droga dello stupro ha raggiunto i vari ‘centri d’importazione’ in Italia, tra cui quello romano ritenuto il più importante. La successiva fase legata alla distribuzione della sostanza avviene attraverso corrieri ignari del contenuto dei plichi ed il reinvestimento in criptovalute dei proventi dello spaccio su conti esteri. L’ultima maxi indagine ha portato al sequestro di ben 42 litri di Gbl, pari ad oltre 50.400 dosi singole di droga dello stupro.



Cos’è: origini e impiego oggi

Ultimamente non c’è caso di cronaca che abbia a che fare con sesso estremo e droga in cui non emerga anche la presenza della Ghb-Gbl. Inizialmente nato come anestetico chirurgico per stimolare la produzione di Gh (l’ormone della crescita), il Gbl è stato impiegato in ambito medico anche per la cura della alcool-dipendenza e come coadiuvante del parto per le sue proprietà rilassanti e anti-spasmodiche. Solo successivamente si è trasformata in quella che oggi viene definita sulle pagine di cronaca nera come la “droga dello stupro”. Ma in cosa consiste realmente questa sostanza chimica? Le sue qualità variano a seconda delle modalità per le quali sarebbe impiegata. Non solo rilassa e stordisce ma soprattutto annienta i freni inibitori. Anche per questo si è trasformata nella sostanza preferita per chi pratica sesso occasionale.



Si presenta come una sostanza liquida, inodore, incolore e con un sapore lievemente salato, perfetta dunque per essere mescolata ai drink nei vari festini. Di recente, come riferisce un’inchiesta de La Stampa, sarebbe esploso in Inghilterra il fenomeno del needle-spiking, che consiste nell’iniettare la droga dello stupro tramite siringa. Un impiego che almeno in Italia non sarebbe ancora giunto ma che alza ancora di più il livello di attenzione sull’uso e sulla diffusione di tale sostanza, definita come “l’ectasy liquida che distrugge i freni inibitori”. E se Roma viene considerato come il maggior centro di importazione in Italia di questo genere di droghe, è la Lombardia a detenere il triste primato di Regione in cui ne fa il maggior consumo.