Sta vivendo quasi una seconda vita Gegia, mitica attrice, comica, ma anche conduttrice tv e cantante. Ha spopolato negli anni ’80 in particolare sul piccolo schermo, e dopo un periodo di ‘sparizione’ ha recentemente ritrovato la celebrità grazie alla sua recitazione nel film Belli Ciao, con Pio e Amedeo: «Sono due persone squisite – dice a riguardo Gegia, intervistata dai microfoni del free press Leggo – nel film sono la mamma di Pio, l’unica che dice le parolacce». Tanti i lavori svolti in carriera dall’attrice pugliese, fra cui anche un calendario sexy: «Sexy per modo di dire. Avevo un grembiolino ma non mi presero. Mi dicevano Non sei brutta ma non attizzi. Trasmettevo simpatia e comunicavo allegria pure da nuda. Comunque, non era bello sentirsi la sosia di Tina Pica a 18 anni».
La prima a notarla fu Gianni Boncompagni: «Avevo 19 anni quando mi presentai per un provino nel quale mi esibivo in un mio spettacolino: cantavo, ballavo, facevo giochi di prestigio vestita da clown. Boncompagni mi telefonò e mi disse che voleva prepararmi per il prossimo provino. Facevamo l’alba a studiare, s’inventò Gegia con Bracardi. Un gran signore Gianni, stava sempre a 5 metri da me. E io invece che speravo mi baciasse perché mi ero innamorata di lui. Ma niente. Mai nemmeno sfiorata. Solo in seguito ho capito che devono essere le donne a saltare addosso all’uomo. Poi è arrivata Isabella Ferrari e bella com’era se l’è preso tutto per lei».
GEGIA E GLI INDIMENTICABILI SPOT CON NINO MANFREDI: “50 IN 5 ANNI”
Indimenticabili i suoi spot a fianco di Nino Manfredi: «Abbiamo girato 50 spot in 5 anni. Avevo 22 anni ma ero un po’ cretina come una quindicenne e, quando sbagliavo, Nino borbottava ad alta voce: Ma chi ce l’ha mandata questa?!. Poi però mi voleva bene e mi portava a mangiare con lui».
Recentemente Gegia era un po’ sparita dai radar, e il motivo lo ha spiegato la stessa artista di Galatina: «Diciamo che ho sofferto di depressione poco prima del Covid. Nel 2019 ho perso mia madre e desideravo restare a casa a leccarmi le ferite. Per fortuna ci hanno pensato Pio e Amedeo e quel grande genio artistico della comicità che si chiama Gennaro Nunziante a ridarmi la carica».