Irene Nesti, una gelataia che lavora nella spiaggia Riva del Sole (Grosseto) è stata presa a pallonate in faccia da alcuni clienti. Il motivo? Volevano il gusto al pistacchio ma la ragazza, ventenne, lo aveva finito. Aggredita, è stata salvata dall’intervento di una coppia di turisti tedeschi. Della vicenda ne ha scritto il Tirreno e la denuncia era stata fatta dalla madre della ragazza pubblicando le foto del volto ferito su Facebook, nel gruppo “Cara Grosseto vorrei dire qualcosa Liberamente”.



Irene Nasti lavora per la società Pago Pago, che sin dagli anni ’90 offre il servizio di gelateria in spiaggia da Donoratico a Castiglione della Pescaia. Verso le 16,30 di sabato sono arrivati quattro giovani con accento del nord Italia. «Mi hanno chiesto quattro gelati al pistacchio, ma quel gusto lo avevo finito», ha raccontato la ragazza. I quattro hanno cominciato a spintonarla e a offenderla. E poi l’hanno colpita: «Mi hanno presa a pallonate in faccia – racconta la gelataia –. Erano sicuramente ubriachi. Il pallone mi ha colpito sotto un occhio, sullo zigomo, e poi anche sul naso. E siccome c’era la sabbia attaccata, mi ha anche graffiato la pelle».



Gelataia presa a pallonate: “Dopo mi hanno chiesto pure una birra…”

Il gruppo ha poi chiesto alla gelataia, dopo averla presa a pallonate, della birra: «Ma mi sono rifiutata», dice Irene Nasti. Poi è arrivata una coppia di tedeschi, un uomo e una donna: «Hanno minacciato che avrebbero chiamato i carabinieri e allora a quel punto i quattro si sono allontanati. Io, invece, volevo solo allontanarmi da lì e finire il mio lavoro. Io sono lì in spiaggia al lavoro per loro, e loro mi trattano così…».

Irene Nasti ha poi raccontato tutto al titolare, Lorenzo Ferraris, e la ragazza al momento non ha sporto denuncia: «Sono un po’ preoccupata, ma alcune persone degli stabilimenti balneari mi hanno lasciato i loro numeri di telefono, nel caso avessi bisogno. Se sono in difficoltà, vengono a darmi una mano. E poi non credo che questi ragazzi si rifacciano vivi o si autodenuncino. Credo piuttosto che si nascondano».