Una base neutra aromatizzata con vaniglia e cannella, con l’aggiunta di un variegato al burro salato e di una cialda di gaufre di Liegi. Questa la ricetta del “Gaufre de Liège”, scelta a rappresentare il “Gusto dell’anno” dai Paesi aderenti alla dodicesima edizione del Gelato Day, la Giornata europea del gelato artigianale che cade il 24 marzo 2024. E che rappresenta l’unica finora dedicata a un alimento dal Parlamento europeo.



La proposta di quest’anno, suggerita dal Belgio, è destinata a rappresentare la portabandiera di un comparto che vive una stagione di decisa crescita. Secondo le stime ricostruite dal SIGEP-The Dolce World Expo – il Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè di Italian Exhibition Group, che si è svolto dal 20 al 24 gennaio al quartiere fieristico di Rimini -, il comparto è leader in Europa su due fronti. Il primo è quello del numero di gelaterie: ben 65 mila, dove sono impiegati circa 300 mila addetti. E qui l’Italia mostra di brillare, guidando la classifica con 39 mila punti vendita, di cui oltre 9.300 gelaterie, 12.000 pasticcerie e circa 18.000 bar che offrono gelato artigianale. Grazie a questa corazzata, quindi, il nostro Paese sopravanza Germania (9.000 punti vendita di cui 3.300 gelaterie pure), Spagna (2.200), Polonia (2.000) e Belgio (1.200).



Il secondo aspetto in cui si distingue il gelato artigianale è quello, nevralgico, dei consumi. Gli abitanti del Vecchio continente, infatti, non resistono al richiamo di questo prodotto. La conferma viene dai dati: nel 2023 il fatturato del settore ha registrato un exploit del +11%, superando per la prima volta il traguardo dei 10 miliardi di euro. Il giro d’affari dello scorso anno ha infatti toccato la cifra record di 10,9 miliardi di euro, in netto aumento rispetto ai 9,83 miliardi del 2022 e agli 8,7 miliardi del 2021. Certo, non va dimenticato che questa crescita deve essere principalmente ricondotta all’aumento dei prezzi (+10% in Europa) dovuto agli incrementi dei costi delle materie prime agricole come latte, zucchero, uova, cacao e frutta, ma vero è anche che l’incremento testimonia come, nonostante gli aumenti di listino, al gelato artigianale non si rinunci.



E va detto che anche in questo caso l’Italia recita un ruolo di primo piano, registrando un’accelerazione del giro d’affari in linea con il ritmo europeo: anche nel nostro Paese, infatti, il fatturato ha messo a segno nel 2023 un incremento del +11%, sfiorando i 3 miliardi di euro.E a dare buoni segnali sono anche i volumi, che, nonostante l’inflazione e l’andamento climatico poco favorevole, hanno segnato un +1% rispetto al 2022, facendo ben sperare per il futuro di tutta la filiera.

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