Come per tutti i cibi freddi, anche del gelato percepiamo il gusto ma non il profumo. È possibile però aggiungere il senso dell’olfatto a quello della degustazione? A quanto pare sì. Come riportano infatti Repubblica e Torino Today è possibile aggiungere al gelato degli aromi che permettono di sentirne anche il profumo, per un’esperienza sensoriale a tutto tondo. L’idea viene da una gelateria e caffetteria torinese, ‘Mara dei boschi’, da una collaborazione tra il patron Riccardo Ronchi e il distillatore e ‘culinary gardener’ Enrico Costanza (in arte Enricodellorto), esperto di oli essenziali.
In realtà non si tratterebbe propriamente di una novità se pensiamo che pioniere in questo senso è stato l’incontro nel 2017 tra la docente giapponese Makoto Irie e la maestra profumiera bolognese Antonella Bondi, le quali avevano già provato a sperimentare l’unione tra gelato e aromi essenziali. Quella che arriva dalla gelateria di Torino è invece qualcosa di più audace e ancora più innovativo.
Come viene realizzato il gelato ‘profumato’
Presso la gelateria Mara dei boschi i vari gusti di gelato vengono completati con una spruzzata di idrolati alimentari, vale a dire con l’acqua residua di scarto della distillazione degli oli essenziali. Queste essenze conserverebbero una percentuale di aromatiche ideali per esaltare il gelato. Di qui la nascita di nuove golosità: il fiordipanna alla rosa Damascena, il fondente e rosmarino, fragole e alloro e l’aroma del Pelargonio (il comune geranio), da abbinare a creme e gusti di frutta.
La particolarità consiste poi nel fatto che la nebulizzazione permane solo per qualche minuto, dopodiché è possibile proseguire con un’altra spruzzata e sperimentare combinazioni ancora nuove. Come possiamo visionare anche sul profilo Instagram della gelateria ogni cliente è libero di spruzzare in autonomia l’aroma scelto sulla coppetta di gelato, per un modo nuovo di gustare il dolce estivo per eccellenza.