Sì alla terza dose di vaccino, l’Italia è il punto di riferimento dell’Europa nella lotta al Covid: così Mariastella Gelmini ai microfoni del Corriere della Sera. La titolare degli Affari Regionali ha fatto il punto della situazione sul lavoro del governo Draghi e non vede all’orizzonte problemi per la maggioranza, sottolineando che i provvedimenti sono stati presi in Cdm all’unanimità e “continueremo a mettere al primo posto la tutela della salute degli italiani”.
Mariastella Gelmini si è poi soffermata sull’elezione del presidente della Repubblica, FI è pronta a sostenere Silvio Berlusconi: “Ha le carte in regola: è un uomo di Stato e ha dato moltissimo al Paese. La sua elezione sarebbe un segnale di pacificazione nazionale. E da parte di ministri e parlamentari di FI, anche di coloro che hanno sensibilità diverse rispetto alla gestione del partito, non c’è alcun tentennamento: se dovesse accettare, avrebbe i voti di tutti. Chi afferma il contrario non è in buona fede”.
GELMINI: “NO A PRESIDENTE CONTRO IL CENTRODESTRA”
Soffermandosi sul dopo-Mattarella, Mariastella Gelmini ha spiegato che il Centrodestra, coalizione più votata nel 2018 e già al timone di 14 regioni-province autonome, ha diritto di avere voce in capitolo, anche se la partita sarà complicata: “Bisogna andare oltre gli schieramenti, ma deve essere chiaro che un Presidente contro il Centrodestra non si può eleggere”. Mariastella Gelmini poi sull’ipotesi Draghi: “Draghi ha lo standing per ricoprire qualsiasi ruolo: ha preso per mano l’Italia in uno dei momenti più bui della storia. Sarebbe un Presidente autorevolissimo, ma l’Italia è accerchiata dalla pandemia e il Pnrr sta prendendo il via adesso: in questi giorni in cui ho girato l’Italia fra assemblee di industriali, commercianti, sindaci ma anche nel quotidiano dialogo con la gente, registro come tutti si sentano rassicurati dalla sua leadership”.