«Senza una vaccinazione estesa rischiamo di dover tornare a chiudere il Paese, altri lockdown»: tranchant Mariastella Gelmini ai microfoni di Tg2 Post. Il ministro per gli affari regionali e le autonomie ha spiegato: «Ci sono dei dati inconfutabili: il virus sta tornando a colpire, ma laddove le persone sono vaccinate non aumentano le occupazioni dei posti letti in terapia intensiva, né le ospedalizzazioni. Questo credo che sia un elemento dal quale non possiamo prescindere. Io difendo la scelta del green pass, una scelta di libertà».
Nel corso del suo intervento, Mariastella Gelmini s’è soffermata sul green pass: «Ci sono 31 milioni di italiani che hanno scelto di vaccinarsi prima dell’entrata in vigore del green pass, altri 6 milioni hanno fatto la prima dose. Il green pass vuole tutelare salute e libertà. Siamo consapevoli di imporre un aggravio di responsabilità al ristoratore, ma l’alternativa è tornare al lockdown o al coprifuoco».
MARIASTELLA GELMINI: “RIAPERTURA SCUOLA UNA PRIORITÀ”
Un altro tema molto dibattuto all’interno della maggioranza è quello sull’obbligo vaccinale per i docenti, ecco l’analisi di Mariastella Gelmini: «L’80% degli insegnanti ha fatto almeno una dose, mi auguro che non sia necessario l’obbligo vaccinale, è una scelta che il governo non ha ancora preso. Credo che sia importante l’informazione, il coinvolgimento e la consapevolezza che nessuno di noi vuole tornare alle chiusure e che nessuno ha nostalgia della didattica a distanza. Dobbiamo tornare alla didattica in presenza, dobbiamo garantire una riapertura in sicurezza della scuola. Confidiamo che non sia necessario l’obbligo, ma il vaccino a scuola è fondamentale». «Ci stiamo confrontando per capire quale sarà la capienza del trasporto pubblico, Giovannini e Bianchi si stanno confrontando con i mondi di scuola e trasporti, consapevoli che la riapertura della scuola è un’assoluta priorità del governo», ha rimarcato Mariastella Gelmini, per poi fare il punto della situazione sulla riforma della giustizia: «Siamo sulla strada giusta, la maggioranza ha votato all’unanimità in Cdm la riforma Cartabia, che è una buona riforma e mette fine ai processi infiniti e interminabili. Compie dei passi avanti importanti, certo tiene conto di una mediazione inevitabile. Io temo le modifiche proposte da Conte, credo che si debba partire da quanto accaduto in Consiglio dei ministri. Servirà intervenire sulla responsabilità penale dei sindaci e degli amministratori, è intollerabile quanto accaduto al sindaco di Crema»