Invettiva durissima di Gemitaiz contro la polizia dopo la festa dei tifosi dell’Inter a Milano per la vittoria dello scudetto. Domenica 2 maggio, in seguito alla vittoria del campionato di calcio di serie A da parte della squadra nerazzurra, circa 30mila persone si sono radunate in Piazza Duomo. Le immagini hanno fatto il giro del web e scatenato la dura reazione della gente. Gemitaiz, attraverso una serie di storie pubblicate su Instagram, punta il dito contro la polizia. “Quando a manifestare in strada ci sono 2000 ragazzi e ragazze che magari cercano di far valere i propri diritti ci vuole poco a scendere con i manganelli, i lacrimogeni, a sfollarli, a pestarli di botte”, sbotta il rapper sui social. L’invettiva di Gemitaiz, però, non finisce qui.



Gemitaiz, duro sfogo contro la polizia

Il raduno dei tifosi dell’Inter in Piazza Duomo a Milano ha scatenato dure polemiche. Tra chi punta il dito contro le istituzioni c’è anche Gemitaiz che si scaglia contro la polizia che non avrebbe controllato la situazione. “Poi però quando trovate 30mila tifosi di calcio avete paura eh, vi ca*ate sotto ad andare lì coi manganelli e i lacrimogeni? Perché vi pestano di botte, perché sono 4 volte il numero vostro e sono pure inca**ati neri più di voi. Questa è la polizia. Fate schifo al ca**o, ACAB. Ci vuole poco a dare una manganellata in testa a una ragazza di 18 anni che corre”, dice ancora su Instagram. Il rapper, poi, conclude così il suo sfogo pubblicato tra le storie di Instagram: “Per pestare gli ultras fomentati ci vogliono le palle, ma soprattutto in entrambi i casi è sbagliato. Però alle manifestazioni si può fare. Coi 16enni e i 17enni va bene?”.



 

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