Fra i tanti ospiti della puntata di ieri del programma di casa La7, DiMartedì, classico appuntamento del martedì sera condotto da Giovanni Floris, vi era anche il generale Vincenzo Camporini, voce autorevole in Italia da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, nonchè ex Capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano. Si parla degli obiettivi futuri del presidente russo Vladimir Putin e delle possibili nuove mosse dello stesso, e secondo l’esperto militare il numero uno della Federazione Russa starebbe puntando ad espandersi verso un’altra nazione europea, una volta che conquisterà l’Ucraina.



“Il Mar d’Azov è ormai diventato un mare russo. Dove si vogliono spostare i russi? Quali sono i loro piani?”, chiede Giovanni Floris al generale Camporini mostrando la mappa delle operazioni belliche attualmente in corso: “Per motivi operativi concreti – replica lo stesso esperto – sul terreno sono limitati al controllo delle due province di Lugansk e Donetsk, a Est. Ma se potessimo entrare nella mente di Putin? L’obiettivo finale possibile è controllare metà dell’Ucraina, con tutta la zona meridionale in modo tale da isolare il corpo centrale dal mare, chiudere quel che resta dell’Ucraina all’interno di una zona continentale. Il che impedirebbe qualsiasi tipo di commercio, la vita dell’Ucraina”.



GEN. CAMPORINI: “PUTIN CERCA DI AMPLIARE I CONFINI CON LA NATO”

E ancora: “In più c’è da osservare, forse qualcuno non l’ha ancora evidenziato, che quella lingua a Sud Ovest confina con la Romania, che è membro della Nato. Quindi Putin sta cercando di ampliare il suo confine con la Nato, esattamente il contrario di quello che aveva dichiarato all’inizio. Un po’ di coerenza”.

Poi il generale Vincenzo Camporini ha aggiunto e concluso: “L’altro giorno a Kherson è stato imposto il rublo come moneta di scambio. Kherson non è nel Donbass e questa è la dimostrazione evidente che l’intenzione russa è andare ben al di là della liberazione del Donbass e, presumibilmente ci si vuole spingere a Odessa e fino alla Transnistria. Obiettivo finale di Putin è occupare la zona meridionale in modo da isolare il corpo centrale dal mare e chiudere quello che resta dell’Ucraina all’interno di una zona continentale, cosa che impedirebbe qualsiasi tipo di commercio”.



GEN. CAMPORINI: “RISCHIA DI DIVENTARE UNA GUERRA D’ATTRITO”

Il generale Camporini è stato intervistato stamane anche dal programma di Canale 5, Mattino5, e nell’occasione ha commentato le mosse ‘un po’ lente’ dei russi in queste ultime settimane: “Sulla carta una forza soverchiante? Se fosse soverchiante deve essere veramente soverchiante, quando si attacca bisogna avere una grandissima superiorità, bisogna essere almeno tre volte più forti sia dal punto di vista numerico che dal punto di vista della capacità di fuoco e in questo momento la Russia non ha questa superiorità quindi non è in grado di rompere le linee di difesa ucraine le quali a loro volta devono resistere, e se vogliono fare qualche progresso devono concentrare le loro risorse, che sono ovviamente limitate, in qualche settore, sguarnendo altri: quindi rischia di diventare veramente una guerra d’attrito”.