A Seoul, capitale della Corea del Sud, si pensa di avviare una singolare sperimentazione che prevederà l’istallazione di telecamere “gender detector” all’ingresso dei bagni riservati alle donne nelle stazioni della metropolitana. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, che cerca di mettere una pezza (tardiva) ad una situazione fuori controllo da tempo e che recentemente ha portato alla morte di una dipendente della metro da parte di un collega, proprio nei bagni della stazione. Seoul dopo la vicenda ha avviato una campagna generalizzata per aumentare la sicurezza, che evidentemente passa anche dal controllo degli accessi nei bagni femminili.



Seoul e le telecamere nei bagni delle donne

Insomma, l’idea di Seoul è quella di istallare le telecamere “gender detector” all’ingresso di tutti i bagni delle donne in ogni singola stazione metropolitana della città. L’obiettivo è quello di controllare, ed ovviamente impedire, l’accesso ai luoghi riservati alle donne a uomini, specialmente se malintenzionati. Non si conosce ancora molto del funzionamento dei detector, ma è certo che impiegheranno l’intelligenza artificiale per riconoscere (o indovinare) il sesso biologico di chi si avvicina ai bagni femminili.



La sperimentazione delle telecamere con gender detector inizierà in una sola stazione di Seoul, e durerà per almeno 6 mesi, al termine dei quali si deciderà se procedere con il progetto, oppure annullare tutto. Sarà, inoltre, limitato ai soli bagni per donne perché essendo la maggior parte degli addetti alle pulizie di sesso femminile, impedirgli l’accesso ai bagni per uomini potrebbe essere piuttosto dannoso e controproducente. Non si sa neppure se i dispositivi impediranno concretamente l’accesso agli uomini, o se semplicemente invieranno una segnalazione alle guardie metropolitane che, a loro volta, interverranno. Ovviamente alla decisione di Seoul sono subito seguite parecchie critiche, soprattutto dal punto di vista delle possibili discriminazioni. Infatti, l’IA dei gender detector potrebbe riconoscere come uomo una donna lontana dai classici canoni femminili, oppure che indossa abiti prettamente maschili, così come non sarà ovviamente in grado di distinguere chi si identifica con un sesso differente da quello biologico.

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