Gene Gnocchi torna nelle librerie con il suo ultimo lavoro “Il gusto puffo”, e per l’occasione è stato intervistato dal Corriere della Sera. Una chiacchierata a 360 gradi con il quotidiano di via Solferino in cui si toccano vari temi, a cominciare dal suo storico passato a Rai Due con Simone Ventura, la trasmissione Quelli che il calcio: “Simona Ventura conduceva con Maurizio Crozza che faceva i personaggi e con me che facevo il guastafeste e il grillo parlante. Simona si fidava ciecamente. Tre ore di trasmissione e prima non voleva sapere niente”.



E fu proprio durante una puntata della fortunata trasmissione del secondo canale che Gene Gnocchi diede vita ad un curioso siparietto con David Bowie che fece andare fuori di matto la Ventura: “Gli ho chiesto: scusi, lei arrivando da Londra ha trovato traffico? Lei si è inferocita: ma che caz*o chiedi! Diventava matta… (ride) Quando intervenne il ministro Gasparri in diretta per attaccare la satira, lei fu una leonessa nel difenderci…”. Nel suo libro si parla di tanti argomenti e fra questi anche i “giallisti”, gli autori dei libri gialli: “Sì, è una presa in giro dei tanti scrittori di gialli – spiega a riguardo Gene Gnocchi – un racconto in cui muoiono a uno a uno tutti i commissari e dopo quelle scomparse inspiegabili al concorso pubblico della polizia non si ripresenta più nessuno”.



GENE GNOCCHI E LA PASSIONE PER IL CALCIO: “MI ALLENAVO COL PARMA MA…”

Gene Gnocchi ama scrivere, ama far ridere la gente ma ama anche il calcio, una passione che lo portò ad un passo dalla Serie A, nel Parma di Ranieri: “Mi allenavo ma non riuscii a giocare neanche cinque minuti, perché il Parma si salvò all’ultima giornata con l’Empoli. Peccato. Mi ero già messo d’accordo con il quarto uomo che facesse un recupero di un quarto d’ora in modo da poter giocare una ventina di minuti…”.

Una carriera lunghissima quella del grande Gene, fra cui anche un’esperienza al Festival di Sanremo del 2004: “Una centrifuga folle. Vai a Sanremo, per cinque giorni non dormi mai, esci dall’albergo e ti ritrovi davanti i microfoni di cinquanta radio e televisioni che ti chiedono qualunque cosa. Quell’anno c’era Tony Renis direttore artistico che continuava a promettere che avrebbe portato Robert De Niro perché aveva appena fatto una grigliata di carne con lui”. Ma Gene Gnocchi cosa sta leggendo ora? La risposta è come al solito esilarante: “Ho preso il libro di Toninelli per le mie bambine, pensavo che fosse da colorare…”.