Il generale di corpo d’armata Marco Bertolini, intervistato dal quotidiano La Verità ha espresso il suo punto di vista sulla situazione conflitto in Ucraina, analizzando alcune possibili ipotesi su una fine della guerra che sembra quasi diventata “impossibile” perchè si è passati ad un vero e proprio “scontro tra civiltà” che l’occidente ha sottovalutato. Gli scontri sul territorio si stanno prolungando e nessuna trattativa sembra avere effetto per una risoluzione, Bertolini avverte, su una probabile fine che nessuno attualmente è in grado di prevedere, che “Si è arrivati ad un punto senza possibilità di uscita“.



Perchè non è come il periodo della Guerra Fredda, ora non c’è più dialogo tra le due parti, neanche tra Putin e gli alleati Nato che in passato “si sono impegnati in una gara a chi prendeva provvedimenti più duri contro la Russia, aumentando le conseguenze dannose e controproducenti per tutto l’occidente“. Ma anche perchè ormai si è dipinto un avversario che deve rappresentare il “male assoluto” e quindi escludendo qualsiasi opportunità di intavolare trattative.



Generale Bertolini “Ingresso Ucraina nella Nato è minaccia inaccettabile per Putin”

Per il generale Marco Bertolini l’atteggiamento dell’occidente “con una certa faciloneria” è controproducente nella situazione di conflitto russo-ucraino. Nell’intervista a La Verità, l’ex comandante della brigata Folgore sottolinea come, soprattutto l’annunciato ed imminente ingresso di Kiev nella Nato rappresenti una seria “minaccia esistenziale inaccettabile” per Putin e per tutta la Russia. Questo non farebbe che alimentare un conflitto senza fine senza grandi possibilità di mediazione.



Inoltre mettere in dubbio la “russicità” della Crimea alimenterebbe ulteriormente il rischio di valicare una “linea rossa” che per la Russia rappresenta il limite oltre il quale si mette in dubbio l’esistenza stessa del paese che continua ad ambire a diventare una superpotenza mondiale. E per quanto riguarda la situazione attuale in Niger commenta “Rappresenta l’ultima tessera di un mosaico francese che cede all’usura del tempo, un intervento per procura da parte dell’Ecowas potrebbe sembrare opportuno, ma in caso di conflitto, le nostre coste saranno invase da sbarchi di migranti