Le armi prolungano la guerra o servono a creare i presupposti per la pace? Per il generale Marco Bertolini «questo flusso di armi tende ad alimentare la guerra». Ne ha parlato ieri a “Fuori dal coro“, facendo un paragone: «È come dare droga ad un drogato, invece bisogna curarlo, dargli del metadone, non altra droga. Le armi sono importanti per l’Ucraina, è giusto che le abbia per difendersi, ma darle ai belligeranti serve solo a farla andare avanti». In molti sostengono che non dare armi all’Ucraina li condannerebbe alla sconfitta. «L’offensiva russa nei confronti dell’Ucraina si sarebbe fermata ad un certo punto se ci fosse stato il negoziato, che inizialmente era partito, mentre ora non se ne parla più», ha aggiunto Bertolini, secondo cui l’Occidente ha una colpa.



«Ha dato l’illusione a Zelensky di poter vincere la guerra, ma non è questo che succederà. Vengono date armi per alimentare una guerra che andrà avanti per chissà quanto tempo, impoverendoci sempre di più, ma soprattutto uccidendo sempre più ucraini e distruggendo sempre di più il Paese», ha spiegato l’ex comandante del Covi (Comitato Operativo di Vertice Interforze).



BERTOLINI “PACE ERA POSSIBILE CON ACCORDO SU…”

Il generale Marco Bertolini a “Fuori dal coro” ha parlato delle colpe dell’Occidente, commentando le dichiarazioni di Papa Francesco. «All’inizio di questa offensiva si era detto di non andare a vedere le motivazioni, ma di prendere solo atto del fatto che la Russia ha aggredito l’Ucraina. Ma la storia avvenuta prima ha un suo senso, ha delle sue ragioni. Il Papa ha detto che in sostanza l’Occidente non è così innocente, non è terzo, ma è stato uno dei fautori di questa guerra».

Riguardo invece le minacce nucleari della Russia: «La possibilità c’è, la capacità la Russia ce l’ha, così come ce l’hanno Nato e gli americani. Ricordarlo serve a ricordare a chi si contrappone che esiste questo deterrente nucleare con cui si può risolvere la situazione. La Russia non vuole perdere questa guerra, ha interessi vitali in Ucraina». Infine, riguardo gli scenari futuri: «Si arrivava alla pace con un accordo sul Donbass e la Crimea e la neutralità dell’Ucraina. Ora il rischio è che questa guerra, che aveva obiettivi limitati, si allarghi e non si sappia come spegnerla».