E’ morto nella giornata di ieri il generale Claudio Graziano. Il 70enne è stato trovato senza vita in casa da un carabiniere della sua scorta, e la causa di morte non è ancora certa, forse un malore o forse un gesto estremo alla luce anche della recente scomparsa della moglie. Proprio per via di questo evento drammatico, è tornata a circolare in queste ore una vecchia intervista dello stesso generale Graziano, risalente a due anni fa, quando la guerra fra Ucraina e Russia era da poco cominciata.



Ospite in collegamento del programma di La7, Tagadà, si parlava della possibile minaccia di un attacco nucleare da parte di Vladimir Putin. “Generale mi deve aiutare – furono le parole della conduttrice, Tiziana Panella – se io dico che credo alla minaccia nucleare sono una sciocca giusto?”.

GENERALE CLAUDIO GRAZIANO: “LEI UNA SCIOCCA? NON MI PERMETTEREI…”

Lo stesso Generale quindi rispose in maniera ironica, dicendole: “Non mi permetterei mai di dirle che è una sciocca”, per poi aggiungere: “In questo momento anche soltanto la parola di minaccia nucleare toglie il sonno anche a me, sono convinto che in questo momento si tratta di minacce e di guerra di informazioni però esiste un potenziale nucleare, citare il potenziale nucleare è già comunque forma, ripeto, di guerra, dobbiamo evitare assolutamente la spiralizzazione e rimanere vigilanti ma ricordarci che il potenziale nucleare esiste e in molti paesi, e che le parole guerra e nemici sono di nuovo presenti, e quindi qualsiasi forma di sanzione e di isolamento per evitare anche soltanto lontanamente questo pensiero, l’importante è mantenerlo”.



Due anni fa, quindi, il generale Claudio Graziano non escludette a priori il rischio di una minaccia di una guerra globale e nucleare e oggi questo spettro è quanto mai attuale alla luce dell’escalation che ha subito il conflitto e soprattutto della partecipazione sempre maggiore delle potenze dell’Alleanza Atlantica.

GENERALE CLAUDIO GRAZIANO: “LA DIPLOMAZIA RICHIEDE ANCHE LA FORZA…”

L’ex capo delle forze armate italiane, sempre nella stessa intervista, aveva parlato proprio del rischio di una estensione del conflitto, quindi della partecipazione in prima persona di altre nazioni, e aveva ovviamente spiegato di sperare che ciò non accadesse, ricordando come l’obiettivo prioritario fosse quello di lavorare per trovare la pace e supportare qualsiasi sforzo diplomatico che avesse questo scopo.



All’epoca dei fatti il presidente del consiglio italiano era ancora Mario Draghi, e durante l’intervista al programma di La7, il generale Graziano citò l’ex premier dicendo che: “Come ha detto il presidente Draghi, in questo momento evidentemente la diplomazia richiede anche la forza”. Aveva quindi concluso la sua intervista ricordando come l’obiettivo di Vladimir Putin non fosse affatto solo l’Ucraina, ma stabilire un nuovo ordine di relazioni internazionali, cper ovviamente di indebolire tutto il blocco occidentale, a cominciare dallo storico grande nemico, gli Stati Uniti. Fino ad oggi non ci è ancora riuscito ma in futuro nulla è da escludere.