«Il diavolo non esiste, è solo un simbolo»: queste parole di padre Arturo Sosa Abascal, Generale dei Gesuiti, al Meeting Rimini 2019 hanno scatenato la reazione degli esorcisti. Un botta e risposta a distanza tra le due fazioni, con padre Sosa che ha affermato: «Nel linguaggio di Sant’Ignazio, il diavolo è lo spirito cattivo che porta l’uomo a fare cose che vanno contro lo spirito di Dio», evidenziando che il male personificato esiste in diverse strutture ma non nelle persone. Satana, secondo il Generale dei Gesuiti, dunque non è una persona ma una maniera di attuare il male: «Il bene e il male sono in lotta permanente nella coscienza umana, il diavolo esiste come realtà simbolica e non come realtà personale». Non sono tardate ad arrivare le reazioni sul web, con l’AIE (Associazione Internazionale Esorcisti) che ha preso posizione scagliandosi contro le parole di padre Arturo Sosa Abascal.
“IL DIAVOLO NON ESISTE”, E’ POLEMICA
«Di fronte a queste gravi e disorientanti affermazioni, peraltro già espresse in passato da padre Sosa è doverosa qualche puntualizzazione dottrinale alla luce del magistero, anche dell’attuale Pontefice», il commento degli esorcisti riportato da Il Messaggero, evidenziando come il Concilio Lateranense IV implichi «una vincolante adesione di fede. La posizione di Abascal, pertanto, si pone all’infuori del magistero ordinario e straordinario-solenne». Secondo l’AIE, l’esistenza del diavolo è una verità di fede che rientra nella dottrina cristiana da sempre e rientra anche nel documento della Congregazione della fede. Ricordiamo che papa Bergoglio ha più volte ribadito la realtà di Satana, parlando di una lotta contro un essere reale che rappresenta «il principe del male». Insomma, il caos è scoppiato: l’esistenza del diavolo torna di moda e non è da escludere che il dibattito si accenda ulteriormente nel corso delle prossime ore. Due posizioni, quelle espresse, al momento molto distanti…