Il Generale Claudio Graziano, Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea, è stato intervistato stamane in collegamento dal programma di Rai Uno, Uno Mattina, e nell’occasione si è parlato della possibilità che l’Ue costituisca a breve un suo esercito, così come richiesto dalla Von der Leyen ma anche dal presidente Mattarella. “Bisogna farlo adesso – spiega Graziano senza troppi giri di parole – così come testimonia la situazione in Afghanistan. Questo è il momento, il fatto che l’America sia più interessata al fronte dell’Indocina è la dimostrazione che l’Europa in qualche misura è più sola di prima, ha bisogno di acquisire quella dimensione che si chiama autonomia strategica, che non significa agire da soli, ma agire quando è necessario da soli, quando non ci sono altri o non c’è interesse di Nato e Usa per altre priorità, e per farlo bisogna essere credibili”.
“L’Ue – ha continuato – è già credibile dal punto di vista economico, politico e finanziario ma è necessaria anche la componente di potere europeo, ed è indispensabile farlo ora con le nuove crisi all’orizzonte, non possiamo permetterci un altro Afghanistan”. Dallo studio chiedono quindi cos’abbia bloccato fino ad ora la creazione di un esercito Ue: “L’ostacolo pratico è stata la mancanza di unanimità fra i paesi membri – ha risposto il Generale Graziano – ma ora c’è un maggiore consenso ora verso un esercito europeo, c’è una crescente percezione, anche perchè gli avvenimenti sono sotto gli occhi di tutti”.
GENERALE GRAZIANO: “L’UE SI E’ SEDUTA SOTTO L’OMBRELLO USA”
“Sicuramente l’Ue – ha continuato Graziano – si era un po’ seduta militarmente sotto l’esercito degli Usa, e per gli oppositori come Cina e Russia più l’Europa è divisa e più facile da controllare. Dobbiamo cercare di operare insieme nei settori di interesse – ha aggiunto – è anche un interesse degli Usa che ha sempre invitato l’Ue a investire per la difesa, e l’Ue ha capito che serve investire”.
Quindi Graziano ha proseguito: “Dobbiamo creare capacità e credibilità di operare insieme, a partire da assetti di comando e controllo, di controllo dello spazio cibernetico, satellitare, di trasporto strategico, di intelligence, e a questo si devono aggiungere forze di intervento rapido subito disponibili che saranno sotto il comando europeo. Deve essere realizzato a partire da subito perchè le crisi sono alle porte”. Infine, sull’alleanza fra Usa e Australia per i sottomarini nucleari: “Non ci stupisce, gli Usa hanno mandato un messaggio verso la Cina appoggiandosi sull’Australia. è un grande passaggio che deve stimolare l’Europa ad operare”.