Il generale Antonio Li Gobbi, ex Direttore Operazioni allo Stato Maggiore della Nato, e docente al Nato Defense College, intervistato dal quotidiano Libero, esprime la sua opinione in merito alla mancata controffensiva dell’Ucraina nel conflitto con la Russia. Secondo il generale, il motivo sarebbe da ricercare nel fatto che fino ad ora, gli aiuti militari da parte della Nato e le armi inviate dall’Europa a Kiev sarebbero insufficenti per poter portare avanti una operazione di tale portata.



E lo dimostrano anche le dichiarazioni dei rappresentanti ucraini, che da tempo rivelano quale sia la linea di attacco che intendono seguire, Li Gobbi afferma che “Se tu stai preparando davvero un’offensiva non vai ripetendo le direttrici lungo le quali intendi muoverti“. Quindi questa sarebbe più che altro una “tatticapsicologica usata nella guerra di informazione. La realtà è che mancherebbero le vere risorse militari per attaccare, d’altronde, aggiunge il generale “Si stima che gli ucraini attorno a metà maggio avranno una carenza in granate per cannoni e obici. Le forniture occidentali faticano a coprire la quantità di munizioni che servirebbero“.



Generale Li Gobbi “L’Ucraina per vincere ha bisogno di più coinvolgimento dell’occidente”

Antonio Li Gobbi, prosegue nella sua analisi della situazione in Ucraina, sul mancato contrattacco in Russia, perchè “Mancano armi munizioni e le risorse inviate fino ad oggi dall’occidente non sono nè sufficienti nè, forse, di qualità“, a quanto pare, dice il generale, si parla di “piccole quantità di armamenti, inoltre l’Europa è stata spesso accusata di inviare ‘scarti di magazzino‘, ed anche sull’invio di militari addestrati… Bisogna vedere di che tipo di personale si tratta“. E poi su un possibile maggiore coinvolgimento della Nato nel conflitto, e le possibili conseguenze dice, “Di fatto la NATO è già coinvolta nel conflitto, con tutto il suo supporto a Kiev“.



Ma ora altri fattori stanno giocando un ruolo importante nella “Politica dei blocchi“, c’è infatti da considerare il nuovo blocco “Russia-Cina” che sta facendo pressione su altri fronti, come Taiwan e il Sudan, nel quale “la compagnia Wagner ha in sostanza espulso i francesi dalle nazioni del Sahel“. Infine Li Gobbi fa una previsione sulla durata della guerra e dice “A breve non vedo una soluzione militare. Anche una soluzione negoziale pare improbabile“, ma, “L’Ucraina per riconquistare i territori perduti avrebbe bisogno di un coinvolgimento occidentale molto più consistente“.