Comunità internazionale preoccupata per la guerra Russia-Ucraina, c’è il timore di un allargamento di un conflitto. Ospite di Oggi è un altro giorno, il generale Mauro Del Vecchio ha fatto il punto della situazione: «Zelensky ha tutta la nazione che lo segue, sta salvaguardando l’autonomia di questo Paese. L’Ucraina vuole essere europea, vuole aprirsi alle altre nazioni, vuole avere libertà. Non può accettare di vedersi reclusa ogni possibilità di appartenenza all’Ue o la possibilità di avere un esercito».



Nel corso del suo intervento, Mauro Del Vecchio si è soffermato sui negoziati in corso al confine con la Bielorussia: «Questo sviluppo della parte militare, con questa lunghissima colonna di 60 km, è un ulteriore aumento di pressione psicologica nei confronti di questi colloqui. Putin e i suoi rappresentanti torneranno a portare avanti le loro tesi, vorranno ottenere la neutralizzazione dell’Ucraina e il riconoscimento della Crimea e delle province del Donbass».



GENERALE MAURO DEL VECCHIO SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA

Mauro Del Vecchio non ha nascosto la sua preoccupazione per una ulteriore escalation: «Non escludo un allargamento del conflitto. I Paesi della Nato hanno rivendicato delle posizioni precise. Draghi ha detto che siamo tornati 80 anni indietro, la comunità internazionale ha delle posizioni estremamente chiare e lineari: non  può ammettere che non vengano rispettate libertà e autonomia dell’Ucraina. Corriamo il pericolo che questa situazione possa peggiorare, dobbiamo andare avanti con passi piccoli per migliorare la situazione». Il generale ha poi acceso i riflettori sul rischio di un conflitto nucleare: «Telefono rosso Usa-Russia? Da quello che so io, esistono dei collegamenti. Partire con un attacco nucleare vuol dire fare un passo da cui non si torna più indietro – ha spiegato Mauro Del Vecchio – Spero che ci sia un collegamento tra Russia e Usa, questo è un atto che porterebbe a delle conseguenze che nemmeno lontanamente ci possiamo immagine».

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