I giovani adulti della generazione Z, quelli nati nel 1997 o dopo, sono i più disillusi di qualsiasi generazione vivente prima di loro. Temono che non guadagneranno mai abbastanza soldi per raggiungere la sicurezza raggiunta dalle generazioni precedenti, così come sono spaventati da un mercato immobiliare impenetrabile e dai carichi di debiti studenteschi. A gravare sul loro stato d’animo sono poi tutta una serie di fattori come l’inflazione, il diritto all’aborto abolito, le guerra in Ucraina e in Medio Oriente. A preoccupare è in particolare lo stato d’animo di questi giovani in relazione alle prossime elezioni presidenziali. L’insoddisfazione sta spingendo alcuni giovani elettori a scegliere candidati di terze parti nella corsa presidenziale di quest’anno e spingendo altri a prendere in considerazione l’idea di non recarsi alle urne, come rivelano diversi sondaggi.



Un piccolo numero di elettori della generazione Z potrebbe fare la differenza nelle elezioni, che quattro anni fa furono decise da decine di migliaia di voti in diversi Stati indecisi. Secondo la Tufts University, circa 41 milioni di americani della generazione Z, di età compresa tra 18 e 27 anni, avranno diritto di voto quest’anno. Gran parte di questi 41 milioni, però, potrebbero scegliere di non esprimere il proprio parere. La gen Z è tra i segmenti più liberali dell’elettorato, ma recenti sondaggi mostrano che sono a favore di Biden solo con un margine esiguo.



Elezioni Usa, Biden in vantaggio tra la Generazione Z

Secondo il General Social Survey del NORC del 2022, un terzo degli americani della generazione Z si descrive come conservatore. Si tratta di una quota maggiore rispetto a quando i millennial, la generazione X e i baby boomer che hanno partecipato al sondaggio quando avevano la stessa età. Secondo un altro sondaggio dell’Università del Michigan, un numero sempre maggiore di giovani afferma di trovare difficile avere speranza per il mondo. I giovani di oggi sono infatti meno ottimisti di qualsiasi generazione degli ultimi decenni riguardo al fatto che otterranno un lavoro professionale o supereranno il successo dei loro genitori. Inoltre credono che il sistema sia contro di loro e sostengono importanti cambiamenti nel modo in cui opera il Paese.



Uno studio del 2020 ha rilevato che le epidemie passate hanno lasciato un’impressione duratura sui giovani di tutto il mondo, creando una mancanza di fiducia nelle istituzioni politiche e nei loro leader. Lo studio, che ha analizzato decenni di sondaggi Gallup World provenienti da vari Paesi, ha rilevato che il calo di fiducia tra i giovani persiste in genere per due decenni.
Secondo un’altra indagine del Journal, i giovani hanno maggiori probabilità rispetto agli elettori più anziani di avere una visione pessimistica dell’economia e di disapprovare la gestione dell’inflazione da parte di Biden. Tra gli under 30, Biden precede Trump di 3 punti percentuali, dal 35% al 32%, con il 14% di indecisi e le restanti quote destinate a candidati di terze parti.